Aprile 16, 2012

Francesco Ferrari

V Conto Energia, commenti e reazioni

Le reazioni non sono tardate e i commenti sono stati spesso molto critici. per il esempio, il GIFI (Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane) costituito all'interno della Federazione ANIE – Confindustria, ha definito, nel suo comunicato, il provvedimento sul fotovoltaico “miope”, con sensibili rischi per decine di migliaia di posti di lavoro.

Valerio Natalizia, Presidente GIFI-ANIE ha dichiarato infatti che “ Il Governo, con il decreto, invece di disinibire lo sviluppo sostenibile del settore ha posto le basi per il rapido dissolvimento della filiera nazionale. In questo modo si vanificano gli investimenti fatti ed i 6 miliardi di spesa annui già impegnati per i prossimi 20 anni”.

I Presidente di GIFI ha proseguito “Ad oggi è ancora necessario sostenere con adeguati incentivi la produzione di energia da fotovoltaico . L’incentivo serve per traghettare la tecnologia verso la piena competitività e permettere al Sistema Paese di godere dei relativi benefici siano essi di tipo energetico che di natura occupazionale, economica, ambientale e sulla salute.”

Le posizioni di ANIE/GIFI sono che il V Conto Energia dovrebbe entrare in vigore non prima del 1 ottobre 2012 in modo da salvaguardare i diritti acquisiti e il provvedimento dovrebbe essere strutturato senza registri, ma con un sistema che preveda la diminuzione dell’incentivo al crescere della potenza installata.

“Abbiamo individuato – ha aggiunto Natalizia – alcuni strumenti non monetari che permetteranno al settore di penetrare in maniera capillare nel territorio nazionale. Proponiamo l’esenzione IMU per tutti gli edifici fotovoltaici ed un credito fiscale per famiglie e imprese che producono energia fotovoltaica ed altri strumenti che vanno nella direzione di una piena liberalizzazione del mercato elettrico e una competizione libera da incentivi.“

Anche il WWF Italia ha espresso commenti decisamente critici sui provvedimenti, e in un comunicato ha evidenziato che la burocrazia e l’incertezza possono diventare un serio problema per la generazione distribuita. Il WWF ritiene, fra l'altro, che “i registri, i tetti, le procedure non solo sbagliati e, nel caso dei 12 kW per il solare, inapplicabili, ma un modo per gettare il settore nella burocrazia e nell’incertezza, ponendolo a serio rischio.”

Significativo è anche il titolo del comunicato congiunto di ANEV, APER e ISES ITALIA, a cui aderito anche altre associazioni,: “Il Governo non ascolta le Associazioni e sbaglia i decreti sulle rinnovabili”.

Nel comunicato congiunto si sottolinea, fra l'altro che “non solo non è stata prevista nessuna misura di semplificazione volta a ridurre gli “extra costi” subiti dal settore a causa della burocrazia, ma addirittura sono stati introdotti ulteriori meccanismi quali le aste, i contingenti annuali di potenza per i nuovi impianti e per i rifacimenti di quelli esistenti, l’introduzione dei registri anche per gli impianti di piccola taglia, l’imposizione di gabelle aggiuntive per il funzionamento del GSE, oltre, e non meno importante, a livelli di incentivazione insufficienti. Queste sono purtroppo solo alcune delle misure che contrastano palesemente con gli obiettivi europei sia in tema di energie rinnovabili sia di efficienza energetica, e ancor di più con quelli annunciati dal Governo.”

 

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