Giugno 18, 2013

Cinzia Jannelli

Spagna: tagli agli incentivi e tasse sull’autoconsumo

Le associazioni di categoria spagnole del solare fotovoltaico, e delle altre rinnovabili, sono in particolare fermento per la decisione del governo di tagliare gli incentivi alle rinnovabili e hanno denunciato al Parlamento Europeo le recenti scelte politiche del Governo Rajoy.

Le associazioni di categoria spagnole del solare fotovoltaico, e delle altre rinnovabili, sono in particolare fermento per la decisione del governo di tagliare gli incentivi alle rinnovabili e hanno denunciato al Parlamento Europeo le recenti scelte politiche del Governo Rajoy.

Il Governo spagnolo dovrà rispondere quindi all’Unione Europea per il taglio degli incentivi alle rinnovabili, fotovoltaico in particolare, che rende impossibile raggiungere gli obbiettivi del 20-20-20
Il Governo sta mettendo a rischio un settore strategico in Europa, vitale per ridurre la dipendenza energetica e raggiungere gli obbiettivi ambientali dell’Unione Europea“, si legge nella petizione depositata dalle associazioni all’Europarlamento.
Secondo le associazioni ne deriverebbe un forte danno al mercato del fotovoltaico anche perché il provvedimento e retroattivo quindi risulterebbero a rischio gli investimenti dei titolari degli impianti e sarebbero scoraggiati i nuovi investimenti.
Il Governo spagnolo ha tenuto a precisare che questo taglio era necessario per fronteggiare il grave deficit di circa 35 miliardi di Euro che la Spagna ha contratto negli anni nel settore energetico. Le associazioni però sottolineano come tale tariff deficit non sia imputabile alle rinnovabili, ma sia dovuto alla vendita di energia a costi ridotti agli energivori per aumentare la competitività delle aziende spagnole.
Sempre secondo le associazioni di categorie dell’energia pulita tale deficit potrebbe essere affrontato senza penalizzare le rinnovabili. Risulta evidente che è in atto una lotta contro le rinnovabili sia in Italia sia in Spagna con la conseguenza che vede la proposta di tassare l’autoconsumo.
Ci sono delle similitudini tra le politiche dei due paesi e entrambe rischiano di causare grossi danni come sottolinea José Donoso, presidente della Unión Española Fotovoltaica (UNEF): “Non sembra una norma per promuovere l’autoconsumo, ma per ucciderlo sul nascere. Sembra che l’intenzione autentica sia di bloccarne lo sviluppo. Non ci sono precedenti a livello internazionale”.
Sembrano evidenti due considerazioni che accomunano la Spagna e l’Italia: da una parte le rinnovabili stanno facendo una concorrenza spietata al termoelettrico dall’altra la presenza di un colosso come Enel in Italia e Endesa in Spagna, di cui Enel possiede il 92%, fa pensare ad un forte conflitto e alla necessità di limitare i piccoli produttori di energia.

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