Novembre 17, 2016

Daniele Preda

Roma, il GSE interviene al convegno Italia Solare e svela il nuovo DTR

Al termine del tour che ha visto impegnata Italia Solare in un lungo percorso di sensibilizzazione degli operatori del fotovoltaico, dal GSE arrivano novità in materia di revamping.

Al termine del tour che ha visto impegnata Italia Solare in un lungo percorso di sensibilizzazione degli operatori del fotovoltaico, dal GSE arrivano novità in materia di revamping.

Nel corso della tappa finale, a Roma, è intervenuto Davide Valenzano, Responsabile Affari Regolatori del GSE, che ha annunciato al pubblico importanti novità per il settore del revamping fotovoltaico. Il nuovo Documento Tecnico di Riferimento (DTR) sarà infatti pubblicato entro la fine dell’anno. Secondo le aspettative si tratterà di un documento molto snello e pratico.

Ma la vera novità riguarda il fatto che con il nuovo DTR il GSE vuole promuovere l’ammodernamento e la valorizzazione degli impianti fotovoltaici incentivati trovando il giusto compromesso tra sostenibilità ambientale e rispetto delle risorse economiche disponibili consentendo gli interventi di ammodernamento senza limiti specifici e senza stabilire limiti di energia incentivata.
In merito alle risorse economiche disponibili il GSE ha ribadito che, nel perseguire e conseguire gli obiettivi di sostenibilità ambientale, guarda con favore alla massimizzazione della produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, all’interno delle risorse monetarie assegnate. È stato, al proposito, rappresentato che ci sono margini per la realizzazione di interventi di ammodernamento degli impianti.

Il convegno è stata anche l’occasione per Italia Solare di presentare ufficialmente al GSE la proposta per la risoluzione anticipata delle convenzioni in Conto Energia per i piccoli impianti.

Paolo Rocco Viscontini, Presidente di Italia Solare: “Vogliamo evitare che chi incassa gli incentivi del Conto Energia in anticipo trascuri il proprio impianto e vorremmo che l’anticipazione degli incentivi sia erogata a chi lo richiede se e solo se i fondi anticipati sono utilizzati, in quote % da stabilire, per interventi volti ad aumentare l’autoconsumo e quindi incrementare i risparmi per il produttore attraverso l’adozione di tecnologie come l’accumulo elettrico, le pompe di calore e le infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici”.

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