Giugno 8, 2012

Cinzia Jannelli

EDF ENR Solare: smaltire l’amianto e realizzare impianti fotovoltaici

Due case history illustrano l’impegno e la professionalità di EDF ENR Solare nella realizzazione di nuovi impianti solari e del conseguente smaltimento di residui di amianto utilizzato molto nelle costruzioni degli anni Settanta. Considerato un materiale versatile e a basso costo, l’amianto è stato ampiamente usato negli anni Settanta e Ottanta nel campo dell’edilizia e dell’industria, per le coperture di tetti e capannoni industriali, in particolare come elemento costitutivo dell’eternit.

Due case history illustrano l’impegno e la professionalità di EDF ENR Solare nella realizzazione di nuovi impianti solari e del conseguente smaltimento di residui di amianto utilizzato molto nelle costruzioni degli anni Settanta. Considerato un materiale versatile e a basso costo, l’amianto è stato ampiamente usato negli anni Settanta e Ottanta nel campo dell’edilizia e dell’industria, per le coperture di tetti e capannoni industriali, in particolare come elemento costitutivo dell’eternit.

Già nella seconda metà degli anni ottanta però, si è dimostrata la sua elevata tossicità: il numero crescente di gravi patologie causate dall’inalazione di fibre di amianto ha portato al divieto assoluto di produzione con la legge 257 del 1992. Nonostante questo, rimangono ancora oggi sul territorio italiano, secondo i dati del CNR e dell’ISPEL, oltre 32 milioni di tonnellate di amianto, pari a quasi un miliardo di metri quadri di superficie. Il motivo è semplice: lo smaltimento è costoso (da 15 a 50 euro/mq) e solo poche aziende specializzate sono abilitate a effettuare interventi di questo tipo.
La prima case history riguarda la realizzazione di un impianto fotovoltaico industriale da 469,2 kWp per Dell’Aventino Mangimi, azienda di Fossacesia, in provincia di Chieti, che opera nel settore zootecnico dal 1964 e si colloca fra le prime industrie nazionali nel settore della produzione di mangimi per tutte le specie animali. Il secondo impianto, da 198 kWp, è stato realizzato per la sede italiana di Bio Habitat, azienda del Gruppo Beneteau, che si occupa dal 1992 della produzione di mobil home, vere proprie “case mobili” che offrono tutti i comfort di un’abitazione tradizionale, ma possono essere spostate e ricollocate da un posto a un altro.
“Il fotovoltaico – spiega Andrea Sasso, AD di EDF ENR Solare – ha offerto un’opportunità importante in questo campo, prevedendo bonus aggiuntivi per chi installa un impianto di produzione di energia pulita in sostituzione di coperture contenenti amianto. Il IV Conto Energia, infatti, riconosce un bonus pari a 0,05 €/kWh che si somma alla tariffa incentivante standard. Grazie a forme di incentivazione di questo tipo, peraltro già presenti in forma diversa nella seconda e nella terza edizione del Conto Energia, i costi di smaltimento vengono coperti in pochi anni dal guadagno derivante dagli incentivi. Inoltre si trasforma il proprio immobile in una centrale di produzione di energia pulita”.

Lo Stato incentiva la bonifica dell’amianto anche riconoscendo sgravi fiscali pari al 36% per la messa in sicurezza e ristrutturazione di tutti quegli edifici e stabili che sono dotati di parti in amianto; tali benefici non sono però cumulabili con le premialità del Conto Energia.
Con il IV Conto Energia, affinché la premialità aggiuntiva venga accordata, è indispensabile soddisfare queste condizioni: la sostituzione va intesa come la rimozione di una copertura contenente amianto e la realizzazione di una nuova copertura che non ne alteri forma, inclinazione e orientamento e la posa della nuova copertura e installazione dell’impianto fotovoltaico devono essere eseguiti in modo coordinato e gli interventi devono essere inseriti alla SCIA / DIA o Permesso per Costruire, al quale va allegato il Piano di Lavoro presentato precedentemente all’ASL competente.

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