In India si sta sempre più sviluppando un progetto ideato dalla ONG TERI, The Energy and Resource Instituite, che si prefigge di portare l’illuminazione elettrica nelle case di oltre un miliardo di persone che ancora oggi ne sono sprovviste.
In India si sta sempre più sviluppando un progetto ideato dalla ONG TERI, The Energy and Resource Instituite, che si prefigge di portare l’illuminazione elettrica nelle case di oltre un miliardo di persone che ancora oggi ne sono sprovviste.
In tutto il mondo sono infatti circa 1,3 miliardi le persone che per l’illuminazione durante la notte sono costretti a servirsi di lampade a cherosene, con effetti deleteri sia per l’inquinamento prodotto (circa 5,5 milioni di tonnellate di CO2 sono immesse nell’atmosfera a causa del cherosene bruciato), sia per lo sviluppo culturale, la sicurezza e la salute delle persone coinvolte. Il censimento indiano effettuato nel 2011 ha stabilito che nella nazione sono 79 milioni le famiglie che dipendono dal cherosene per l’illuminazione (circa 360 milioni di persone), perlopiù abitanti nelle zone rurali non servite dalla rete elettrica.
Nel 2007 TERI ha presentato al Clinton Global Initiatives il progetto Lighting a Billion Lives, che prevede di fornire agli abitanti di questi villaggi delle lanterne a led e di costruire centri di ricarica per ogni villaggio basati su pannelli fotovoltaici. Assieme alla Rural Electrification Corporation Ltd. sono state costruite in 60 villaggi delle Solar Charging Stations (SCS) capaci ognuna di ricaricare 50 lanterne alla volta.
Dal punto di vista tecnologico ciò ha portato allo sviluppo della componentistica impiegata, dalle lanterne ai circuiti fotovoltaici. Anche il lato umano è stato beneficamente influenzato dal progetto: ora gli abitanti possono godere di una fonte di luce migliore, più economica e infinitamente più sicura: anche i bambini possono studiare fino a tardi e avvicinarsi alle lampade senza pericoli di bruciature. Per ogni SCS è stato poi formato dal personale della TERI un abitante in modo tale da gestire oltre che la distribuzione delle lampade (affittate a prezzi giornalieri molto più economici delle spese per il cherosene) anche la risoluzioni dei piccoli inconvenienti. Spesso per questa figura sono state scelte delle donne, che assumono perciò anche un ruolo tecnico nella comunità, gestendo le piccole riparazioni delle lampade o dell’impianto fotovoltaico.
L’obiettivo finale di Lighting a Billion Lives non è solo l’India, per questo la campagna ha già iniziato la sua espansione in Africa e nel sudest asiatico. Il target fissato entro il 2015 è di raggiungere 50 milioni di persone.