Anche quest’anno, Intersolar Europe ha premiato lo spirito di innovazione con l’Intersolar AWARD, riconoscimento assegnato nelle categorie del fotovoltaico, del solare termico e dei progetti solari in Europa.
Anche quest’anno, Intersolar Europe ha premiato lo spirito di innovazione con l’Intersolar AWARD, riconoscimento assegnato nelle categorie del fotovoltaico, del solare termico e dei progetti solari in Europa.
È infatti dal 2008 che il premio viene conferito ai servizi e ai prodotti che possano portare benefici alla società e all’ambiente e siano inoltre in grado di coniugare innovazione tecnica e razionalità economica.
Gli organizzatori di Intersolar Europe, ossia la Solar Promotion GmbH di Pforzheim e la Freiburg Wirtschaft Touristik und Messe GmbH & Co. KG (FWTM) di Friburgo, con la collaborazione dell’Associazione tedesca dell’Industria Solare (BSW-Solar), attraverso Intersolar AWARD intendono rendere più visibile la forza innovativa insita nel settore del solare.
Al concorso hanno partecipato gli espositori di Intersolar Europe e i partecipanti alle fiere Intersolar North America e Intersolar India.
Tra le candidature all’Intersolar AWARD sono state registrate diverse proposte riguardanti l’immagazzinamento di energia: si andava dalle batterie economiche al piombo gel alle più moderne con tecnologia litio-ioni, dagli accumulatori per uso domestico ai sistemi industriali di accumulo grandi quanto un container.
Altre proposte, invece, riguardavano le misure di ottimizzazione degli impianti e i servizi connessi, come per esempio i macchinari automatizzati per il lavaggio di grandi impianti fotovoltaici o le soluzioni antifurto e per la sorveglianza.
In questa edizione del concorso, inoltre, per la prima volta è stato dedicato uno spazio anche ai progetti solari europei. Verranno infatti premiati i progetti realizzati negli ambiti “fotovoltaico e immagazzinamento energetico”, “uso del fotovoltaico nell’industria” ed “energia termica per processi industriali” che siano stati in grado di concretizzare la svolta energetica in modo più significativo.
Tra le proposte di quest’anno è possibile trovare grandi impianti fotovoltaici a terra, soluzioni di integrazione architettonica per edifici di nuova costruzione, impianti per l’industria ottimizzati per l’autoconsumo e sistemi off-grid.
Ecco i finalisti, divisi per categoria:
I finalisti della categoria “Fotovoltaico”
I candidati nominati all’Intersolar AWARD per la categoria “Fotovoltaico” sono: BELECTRIC Solarkraftwerke GmbH (Germania), DynoRaxx Inc. (USA), LG Electronics Deutschland GmbH (Germania), PanelClaw Inc. (USA), QSOLAR Limited (Canada), Schletter GmbH (Germania), SMA Solar Technology AG (Germania), Solar SpeedRack LLC (USA), SolarEdge Technologies Inc. (Israele), U.I. Lapp GmbH (Germania).
I finalisti della categoria “Solare termico”
Nella categoria “Solare termico” sono stati nominate all’Intersolar AWARD le seguenti ditte:
Clique Solar (India), Eisenbeis Solar AG (Germania), Ezinc Metal San. Tic. A.S. (Turchia), HelioFocus Ltd. (Israele), PSE AG (Germania), Siko Solar GmbH (Austria), SOLAR EASY GmbH (Germania).
I finalisti della categoria “Progetti solari in Europa”
Nella categoria “Progetti solari in Europa” le aziende nominate sono le seguenti: Apricus Solar Co Ltd (USA), BELECTRIC Trading GmbH (Germania), Conergy AG (Germania), Galaxy Energy GmbH (Germania), GILDEMEISTER energy solutions (Germania), Goldbeck Solar GmbH (Germania), Outback Power (USA), skytron energy GmbH (Germania), SolarEdge Technologies Inc. (Israele), Soltigua – Laterizi Gambettola S.r.l (Italia).
I vincitori saranno proclamati il 19 giugno prossimo nell’ambito dell’Intersolar Europe 2013 che si svolgerà dal 19 al 21 giugno presso Messe München.
La cerimonia ufficiale di premiazione avrà luogo presso la Borsa delle novità allo stand B2.450 del padiglione B2.
L’Intersolar AWARD per la categoria dedicata alle tecniche di produzione fotovoltaica, invece, verrà invece consegnato il 9 luglio 2013 in occasione dell’Intersolar North America.
Per poter essere ammesse al concorso, le varie proposte dovevano superare una fase sperimentale di sviluppo o aver trovato un’applicazione concreta. I progetti già realizzati, invece, non potevano avere più di 2 anni.