Isofoton, multinazionale spagnola con sede in 60 paesi, ha già sottolineato i benefici che le misure antidumping definite dalla Commissione europea sulle proprie. Un mese dopo l’entrata in vigore delle misure che stabiliscono un prezzo minimo ed un limite di volume per le importazioni di pannelli solari cinesi fino alla fine del 2015, Isofoton ha registrato un aumento degli ordinativi di moduli.
Isofoton, multinazionale spagnola con sede in 60 paesi, ha già sottolineato i benefici che le misure antidumping definite dalla Commissione europea sulle proprie. Un mese dopo l’entrata in vigore delle misure che stabiliscono un prezzo minimo ed un limite di volume per le importazioni di pannelli solari cinesi fino alla fine del 2015, Isofoton ha registrato un aumento degli ordinativi di moduli.
“Stiamo assistendo ad un aumento degli ordini europei di moduli dall’inizio di agosto, in particolare da Francia, Italia e Regno Unito “, ha dichiarato Ángel Luis Serrano, Presidente di Isofoton. L’incremento delle richieste è stato inoltre favorito dai riconoscimenti ottenuti dall’azienda per la qualità dei prodotti: in Francia il Bureau Veritas LCIE e la certificazione britannica BRE Global Mark per il nuovo modulo policristallino.
Secondo il presidente di Isofoton, “le misure antidumping stanno determinando un aumento dei prezzi nel mercato europeo , e questo ha comportato una ripresa dei margini per la seconda metà del 2013”. Tale situazione ha portato ad un assestamento dei prezzi e forti ristrutturazioni di alcune delle aziende leader del settore.
Come risultato delle misure antidumping , Isofoton si aspetta di continuare a generare nuovi ordini in particolare in Europa. Tuttavia, il futuro dell’azienda dipende dalla ristrutturazione della società e la rinegoziazione del proprio debito, la vendita delle sue attività per rispondere alle attuali esigenze di mercato.