Guido Galeotti (Partner di Withers) e Giusy Cardinale (Associate di Withers) ci parlano di agrivoltaico in Italia, con un focus sulle normative e le prospettive future.
L’agrivoltaico, una soluzione che integra la produzione di energia solare e l’agricoltura, ha ricevuto un crescente interesse negli ultimi anni, soprattutto in Italia, paese caratterizzato da un ampio patrimonio agricolo e una forte potenzialità per la produzione di energia rinnovabile. Nel 2024, le normative italiane si sono evolute per rispondere alla necessità di stimolare l’adozione di tecnologie sostenibili come l’agrivoltaico, al fine di favorire la transizione energetica e la sostenibilità agricola.
Che cos’è l’Agrivoltaico?
L’agrivoltaico consiste nell’installazione di impianti fotovoltaici sopra terreni agricoli, creando una sinergia tra la produzione di energia solare e l’attività agricola. L’idea alla base dell’agrivoltaico è quella di permettere l’utilizzo del suolo sia per la coltivazione che per la produzione di energia, ottimizzando l’uso della superficie senza compromettere la qualità del suolo agricolo. Grazie alla regolazione dell’ombra e al miglioramento del microclima, l’agrivoltaico può aumentare la produttività agricola, ridurre l’uso di risorse naturali e contribuire a mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Normativa italiana nel 2024
Le normative italiane sull’agrivoltaico sono state aggiornate nel 2024 per garantire un quadro regolatorio che stimoli la diffusione di questa tecnologia, bilanciando l’esigenza di proteggere il suolo agricolo con quella di promuovere la transizione energetica. Le principali novità normative del 2024 sono le seguenti:
Decreto FER 2 (2024): nuovi incentivi per l’agrivoltaico
Nel 2024 è stato introdotto il Decreto FER 2, che ha ampliato le disposizioni per il settore delle energie rinnovabili, con un’attenzione particolare agli impianti fotovoltaici agricoli. Rispetto al precedente Decreto FER 1 del 2019, il FER 2 prevede incentivi specifici per l’installazione di impianti agrivoltaici, rendendo più facile l’accesso a fondi pubblici e a incentivi fiscali per gli agricoltori che decidono di integrare la produzione agricola con la generazione di energia.
Il Decreto FER 2 stabilisce delle tariffe incentivanti anche per gli impianti agrivoltaici, che permettono ai produttori di energia solare di beneficiare di una remunerazione fissa per l’energia prodotta. Inoltre, sono stati previsti bandi specifici per incentivare la realizzazione di progetti agrivoltaici, in particolare nelle aree agricole marginali, favorendo anche i progetti che utilizzano tecnologie avanzate e rispettano i principi di sostenibilità ambientale.
Nuove disposizioni sul consumo di suolo e tutela agricola
Il Decreto Legislativo n. 198/2024, entrato in vigore a inizio 2024, ha introdotto norme più rigorose sulla gestione del suolo agricolo, stabilendo che le installazioni di impianti fotovoltaici in agricoltura devono rispettare specifici parametri per minimizzare il consumo di suolo agricolo. Il decreto prevede che gli impianti agrivoltaici siano compatibili con l’agricoltura in corso, e stabilisce criteri tecnici per l’altezza e la densità dei pannelli fotovoltaici, garantendo che non vi sia una riduzione significativa delle coltivazioni o della biodiversità del terreno.
Regolamenti regionali e autorizzazioni
Le Regioni italiane, già protagoniste nella regolamentazione degli impianti fotovoltaici in agricoltura, hanno continuato a sviluppare normative specifiche. Tuttavia, nel 2024 si è assistito a una maggiore armonizzazione delle normative regionali, grazie alla Legge 122/2024. Tale legge ha imposto alle Regioni di conformarsi a principi di sostenibilità , prevedendo autorizzazioni semplificate per impianti agrivoltaici che rispettano le normative ambientali e le caratteristiche agronomiche.
Le autorizzazioni per l’installazione di impianti agrivoltaici ora sono più snelle, con una procedura di valutazione dell’impatto ambientale e agricolo che può essere effettuata a livello locale, riducendo i tempi burocratici.
Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC)
Il PNIEC 2024 ha aggiornato gli obiettivi di decarbonizzazione e di produzione di energia rinnovabile per il periodo 2024-2030. Il piano prevede un aumento significativo della capacità fotovoltaica, con un focus sull’integrazione degli impianti fotovoltaici nelle aree agricole. L’agrivoltaico è inserito tra le tecnologie prioritarie per raggiungere gli obiettivi climatici, insieme ad altre soluzioni per la decarbonizzazione del settore agricolo, come la bioeconomia e l’economia circolare.
Prospettive future dell’agrivoltaico in Italia
Con il rinnovamento della normativa nel 2024, l’agrivoltaico in Italia si prepara a giocare un ruolo fondamentale nella transizione energetica e nell’agricoltura sostenibile. Le prospettive future sono particolarmente positive, grazie a una serie di fattori favorevoli:
Sostenibilità e innovazione tecnologica
La continua ricerca nel campo delle tecnologie fotovoltaiche ha permesso lo sviluppo di pannelli sempre più leggeri, resistenti e performanti, ideali per l’agricoltura. Inoltre, l’adozione di sistemi fotovoltaici agromodulari, che consentono di regolare l’altezza dei pannelli per massimizzare l’efficienza delle coltivazioni, sta guadagnando popolarità . La sostenibilità agricola e la gestione ottimale delle risorse naturali sono al centro della strategia di sviluppo dell’agrivoltaico.
Incentivi e finanziamenti
Il rafforzamento degli incentivi previsti dal Decreto FER 2 e la maggiore disponibilità di finanziamenti pubblici e privati potrebbero incentivare una rapida diffusione dell’agrivoltaico, sia in forma di impianti singoli che di progetti su larga scala. Inoltre, l’adozione di crediti d’imposta e sovvenzioni dirette per i progetti agrivoltaici contribuirà a rendere questa tecnologia economicamente vantaggiosa per gli agricoltori.
Sostenibilità sociale ed economica
Il potenziale dell’agrivoltaico si estende anche alle aree rurali, dove l’integrazione dell’energia solare nell’agricoltura può portare a nuove opportunità di reddito per gli agricoltori. La creazione di posti di lavoro, la diversificazione delle attività agricole e la possibilità di migliorare la resilienza alle crisi climatiche sono fattori chiave che spingono la crescita di questa tecnologia.
Impatto ambientale
L’agrivoltaico offre un enorme vantaggio ecologico. Se ben gestito, l’uso combinato di suolo per coltivazioni e pannelli fotovoltaici può aumentare la biodiversità , ridurre l’uso di pesticidi e fertilizzanti e ottimizzare l’uso delle risorse idriche. Inoltre, la capacità di produrre energia pulita aiuterà a decarbonizzare ulteriormente l’agricoltura e altri settori ad alta intensità di carbonio.
Conclusioni
Con l’introduzione delle nuove normative nel 2024, l’agrivoltaico in Italia ha un futuro promettente. Le politiche di incentivazione, le semplificazioni burocratiche e l’attenzione crescente alla sostenibilità agricola favoriscono una rapida adozione di questa tecnologia. L’Italia, con le sue risorse agricole e la sua forte vocazione verso le energie rinnovabili, ha la possibilità di diventare un modello di riferimento per l’agrivoltaico, contribuendo significativamente alla transizione energetica e al miglioramento della sostenibilità agricola.