Dall'approvazione del Quarto Conto Energia è passato qualche mese e, dopo i primi commenti, ci sono diverse aziende che iniziano a tirare le somme sulle ripercussioni relative agli investimenti nel settore fotovoltaico.
Dall'approvazione del Quarto Conto Energia è passato qualche mese e, dopo i primi commenti, ci sono diverse aziende che iniziano a tirare le somme sulle ripercussioni relative agli investimenti nel settore fotovoltaico.
Fra queste c'è Enfinity Italia che ha sintetizzato alcuni di questi punti di vista. Il primo è inerente la possibilità che si abbia un minore interesse da parte degli investitori esteri nei confronti dell’Italia, in quanto si limiterebbe di molto le possibilità di sviluppo di grandi impianti e dei relativi guadagni ad essi legati.
Secondo l'AD dell'azienda, Francesco Zorgno, ci sono però due differenti tipologie di investitori esteri e non è possibile generalizzare in una situazione come quella attuale che, anche se da un lato ha creato una serie di problematiche ai vari operatori, ha comunque in un certo senso aiutato a delineare e regolamentare meglio il mercato.
Gli investitori che si avvicinavano al nostro mercato attratti da grandi numeri, con elevate prospettive di margine e guadagni -ha precisato Zorgno – ora non vedono più soddisfatte le loro aspettative, in quanto l'attuale situazione normativa ha ridimensionato tutti i numeri legati al fotovoltaico. Per questo tipo di investitori l’Italia non rappresenta più l’eldorado, ossia non è più il paese caratterizzato da profitti generosi, in cui era facile speculare.
Esistono però anche gli investitori che, abituati a lavorare e cercare opportunità in mercati più maturi, hanno visto in Italia una situazione di maggiore equilibrio, che li ha portati nel nostro paese proprio per tale motivo. Non dimentichiamoci che quanto successo ha contribuito a "pulire" la filiera del fotovoltaico: sono andati scomparendo tutti quegli intermediari non necessari ma che avevano trovato spazio per speculare.
Sicuramente gli investitori manifestano minore fiducia nei confronti di un paese che, nel corso di pochi mesi, ha cambiato radicalmente le carte in tavola, ma per poter continuare a investire in Italia, l’importante è trovare partner e operatori qualificati, di cui fidarsi -ha concluso l'ad di Enfinity.