Per quanto riguarda lo scenario internazionale “in Europa i tre mercati principali saranno Germania,Spagna e Italia, e si può dire che l'Italia potrà essere quella che farà da leader di mercato perché in Germania ormai, la curva è abbastanza piatta e forse sta un po' scendendo” ha dichiarato il manager di Gehrlicher.
“Nel resto del mondo abbiamo aperto ormai da un po' una filiale in USA, nella Repubblica Ceca, Sud Africa dove sta partendo un progetto, e stiamo guardando a tutta la parte dell'America Latina, soprattutto al Cile. Il Cile è interessante perché un paese lunghissimo e ci sono delle montagne molto alte e questo fa si che in alcuni posti l'insolazione sia molto alta, addirittura superiore a quella della Sicilia. Poi stiamo guardando anche all'India, dove si inizia a vedere qualche progetto. Il punto fondamentale ovviamente sono i piani tariffari incentivanti che è l'elemento trainante mercato.”
Guardando più da vicino il nostro Paese, il manager ritiene che, indipendentemente dal conto energia dei vari governi che si potranno susseguire, il 2012 sarà comunque l'anno in cui ci sarà una notevole selezione naturale del mercato perché sarà l'anno in cui si dovrà passare agli impianti sui tetti e questo sarà sicuramente l'unico modo per moltissime aziende di sopravvivere. Occorre considerare infatti che ci sarà una fortissima restrizione per gli impianti sui terreni e molti EPC sono nati proprio realizzando questo tipo tipo di impianti. “Convertirsi dal terreno al tetto non è una cosa così banale come potrebbe sembrare”, ha dichiarato Prestigiovanni.
“Paradossalmente il richiedere un'autorizzazione per fare un impianto a terra è più complicato dal punto di vista burocratico, ma dal punto di vista tecnico è più facile realizzare un impianto a terra che non uno su tetto. Ma a numerosi EPC questo non è molto chiaro” ha proseguito, sottolineando che è già iniziata la fase di selezione naturale del mercato per la supply chain e che soltanto i player che avranno una strategia seria riusciranno ad arrivare al 2013.
Per quanto riguarda Gehrlicher, occorre considerare comuqnue che l'azienda ha da sempre approcciato sia gli impianti a terra che quelli su tetto, e quindi non c'è un problema di spostamento di focus sugli impianti su tetto.