Dall'analisi del mercato del fotovoltaico e dei suoi competitor IMS Research, nella relazione trimestrale, ha indicato Suntech Power come il primo fornitore mondiale di moduli fotovoltaici. Per il secondo anno consecutivo, Suntech Power con oltre 2 GW di forniture si è guadagnata il primo posto e ai vertici della classifica continuano a resistere produttori cinesi: sono posizionati infatti tra i primi cinque Yingli, Trina e Canadian Solar.
Dall'analisi del mercato del fotovoltaico e dei suoi competitor IMS Research, nella relazione trimestrale, ha indicato Suntech Power come il primo fornitore mondiale di moduli fotovoltaici. Per il secondo anno consecutivo, Suntech Power con oltre 2 GW di forniture si è guadagnata il primo posto e ai vertici della classifica continuano a resistere produttori cinesi: sono posizionati infatti tra i primi cinque Yingli, Trina e Canadian Solar.
Al secondo posto si è classificata l'unica società non cinese, la statunitense First Solar che già nel 2010 aveva raggiunto la stessa posizione. La situazione del mercato del fotovoltaico, secondo IMS Research, ha evidenziato nel 2011 un consolidamento di quote di mercato da parte dei grandi competitor mentre ha segnalato particolari difficoltà per le piccole aziende. "I fornitori leader sono riusciti valorizzare il proprio brand per incrementare le loro forniture in un mercato altamente competitivo", commenta Sam Wilkinson, Senior Market Analyst presso IMS Research. "Il 2011 ha fatto numerose vittime, ma quasi tutte le prime dieci società hanno incrementato le loro forniture e insieme rappresentano circa la metà delle forniture fotovoltaiche globali". Anche se otto dei dieci maggiori produttori ha aumentato le proprie forniture del 10%, la maggior parte dei competitor ha registrato una diminuzione nell'ultimo trimestre 2011 rispetto a quello precedente. Un altro elemento significativo che identifica una forte presenta del mercato cinese è la posizione raggiunta da Jinko Solar, nome nuovo nella lista dei fornitori di moduli fotovoltaici, che si è classificato al settimo posto. Un mercato in movimento che vede la supremazia del "made in China" e che dovrebbe stimolare la competitività delle nostre aziende per poter mantenere quote di mercato.