La terza commissione consiliare ha approvato all’unanimità la deliberazione della Giunta regionale del Veneto che individua i siti non idonei all’installazione degli impianti fotovoltaici a terra.
La terza commissione consiliare ha approvato all’unanimità la deliberazione della Giunta regionale del Veneto che individua i siti non idonei all’installazione degli impianti fotovoltaici a terra.
Tali siti sono quelli appartenenti alla lista mondiale dell’Unesco, le zone di particolare interesse paesaggistico come stabilito dalla Convenzione Europea del Paesaggio, le zone umide di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar, la Rete Natura 2000, le superfici inserite nell’elenco delle aree naturali protette, i geositi, le aree agricole interessate da produzioni agroalimentari di qualità, le aree a elevata utilizzazione agricola.
Per il presidente della terza commissione consiliare Luca Baggio “si tratta di un provvedimento che, ancora una volta, sottolinea l’attenzione della Regione per le tematiche ambientali e paesaggistiche, la tutela del patrimonio storico e artistico, della biodiversità e delle aree rurali e di pregio. Inoltre, dopo i tagli del governo per quanto riguarda i contributi, la delibera rappresenta un ulteriore disincentivo a questo tipo di interventi ‘a terra’, favorendo nel contempo la soluzione di impianti ‘sui tetti’ e quindi senza alcun rallentamento per il fotovoltaico”.