Il French electricity Report, pubblicato da Rte (Réseau de Transport d’Electricité), rivela che, nel 2012, la Francia ha raggiuto la quota record di 1,2 GW di nuova potenza fotovoltaica installata. In questo modo si è riusciti, con la sola fonte solare, a soddisfare una percentuale pari allo 0,79% della domanda di elettricità totale del Paese.
Il French electricity Report, pubblicato da Rte (Réseau de Transport d’Electricité), rivela che, nel 2012, la Francia ha raggiuto la quota record di 1,2 GW di nuova potenza fotovoltaica installata. In questo modo si è riusciti, con la sola fonte solare, a soddisfare una percentuale pari allo 0,79% della domanda di elettricità totale del Paese.
La capacità solare, rispetto al 2011, è così cresciuta del 66,7% e si stima che gli impianti fotovoltaici francesi, lo scorso anno, abbiano prodotto circa 4 TWh di energia elettrica.
Dalla ricerca si evince inoltre che è diminuito l’apporto del nucleare, che è sceso così del 3,8% rispetto all’anno precedente.
Il presidente François Hollande ha affermato di voler tagliare fino al 75% l’energia prodotta dal nucleare entro il 2025 e ha persino lanciato una consultazione popolare a riguardo.
L’Esecutivo si trova perciò di fronte a un bivio: abbandonare anche solo parzialmente questa fonte potrebbe fare aumentare il costo dell’elettricità in bolletta, nonché le emissioni di gas nocivi nell’aria, d’altra parte, però, un maggior ricorso al nucleare costerebbe molto di più in termini di investimenti e di sicurezza.
Mycle Schneider, esperto tedesco ed ex-consulente UE in materia di energia ha così dichiarato: “Per cercare di soddisfare i bisogni futuri di energia, il Paese può estendere la vita delle centrali già operative, accettando i problemi di sicurezza e i costi di una mossa del genere. Oppure può allontanarsi dall’energia nucleare verso altre fonti e verso una maggiore efficienza energetica”.