L’incontro del 19 febbraio è stato un momento di interessante dibattito tra l’industria fotovoltaica nazionale e gli esponenti dei maggiori partiti candidati alle prossime elezioni. ANIE/GIFI ha chiesto un vero impegno della politica per lo sviluppo sostenibile del settore elettrico in transizione verso la generazione distribuita.
L’incontro del 19 febbraio è stato un momento di interessante dibattito tra l’industria fotovoltaica nazionale e gli esponenti dei maggiori partiti candidati alle prossime elezioni. ANIE/GIFI ha chiesto un vero impegno della politica per lo sviluppo sostenibile del settore elettrico in transizione verso la generazione distribuita.
“I tempi sono maturi – dichiara Valerio Natalizia, Presidente ANIE/GIFI – abbiamo l’esperienza ed anche la tecnologia. L’industria fotovoltaica nazionale ha bisogno in questo momento di stabilità, certezza delle regole e di una visione strategica per poter sfruttare al meglio tutte le opportunità offerte da questa transizione e per rilanciare l’economia italiana“.
Recenti studi europei hanno evidenziato che l’utilizzo della tecnologia fotovoltaica induce una diminuzione del prezzo dell’elettricità fino a 4,8 centesimi/kWh per effetto della riduzione delle perdite di rete, delle emissioni inquinanti e della dipendenza dalle importazioni. Parallelamente si è ridotto nell’ultimo anno del 35% il LCOE (il costo di produzione dell’energia elettrica durante l’intera vita dell’impianto fotovoltaico) mentre si riduce del 22% il costo dei moduli (che rappresentano oggi circa il 40% dell’investimento totale) ad ogni raddoppio della potenza installata.
“Gli incentivi sono serviti a creare competenze, know-how e benefici per tutto il Sistema Paese – continua Natalizia. Ora ci stiamo incamminando verso la piena competitività che potrà essere raggiunta solo attraverso la completa liberalizzazione del mercato elettrico, il potenziamento delle infrastrutture di rete, la facilitazione di accesso al credito per le aziende, la riduzione della burocrazia, innescando una serie di misure di stimolo al mercato: SEU, RIU e detrazioni”.
“Non è colpa del fotovoltaico se il prezzo dell’energia elettrica è così alto – ha dichiarato l’On Paolo ROMANI, PDL. La SEN deve diventare nel prossimo Governo lo strumento principale per armonizzare la produzione energetica delle diverse fonti con l’obiettivo di alleggerire la bolletta degli italiani.”
“C’è bisogno di una politica industriale specifica – ha dichiarato la Dott.ssa Stella BIANCHI, PD – che contempli l’integrazione delle rinnovabili nel sistema elettrico a favore della generazione distribuita attraverso i piccoli medi impianti. Allo stesso tempo è importante evitare battute d’arresto dovute a modifiche improvvise nelle regole avvenute in passato e all’eccessiva burocrazia.”
“Le nostre imprese hanno una elevata capacità di innovazione – ha dichiarato Ermete REALACCI, PD – e attraverso la sburocratizzazione ed il supporto alla ricerca possiamo fornire strumenti fondamentali per la loro competizione nei mercati globali.”
“Le grandi imprese dell’energia hanno il dovere di prendere atto della trasformazione epocale della generazione elettrica – dichiara Monica FRASSONI, SEL – Sottolineo la necessità di un lavoro sinergico fra le forze politiche e il settore delle imprese della green economy e per consentire lo sviluppo del fotovoltaico, delle rinnovabili e del l’efficienza energetica.”
“Siamo soddisfatti – conclude Natalizia – che la politica abbia oggi condiviso le nostre proposte e preso un impegno formale davanti ad una platea foltissima e rappresentativa dell’industria fotovoltaica italiana. La strada da percorrere verso la piena competitività è ancora lunga ma oggi abbiamo dimostrato di avere le idee chiare e soprattutto di essere compatti verso obiettivi comuni. L’auspicio finale è l’urgente unità del settore per affrontare con più determinazione le sfide del cambiamento”.