Marzo 8, 2013

Cinzia Jannelli

Fotovoltaico: esportazione Usa verso la Cina in forte aumento nel 2011

Le esportazioni USA di prodotti fotovoltaici verso la Cina hanno avuto un aumento di 913 milioni Dollari, nel 2011. Secondo il Pew Charitable Trust, studio commissionato da Bloomberg New Energy Finance, l’aumento è avvenuto nonostante i dazi imposti dal governo statunitense al commercio di pannelli solari provenienti dalla Cina.

Le esportazioni USA di prodotti fotovoltaici verso la Cina hanno avuto un aumento di 913 milioni Dollari, nel 2011. Secondo il Pew Charitable Trust, studio commissionato da Bloomberg New Energy Finance, l’aumento è avvenuto nonostante i dazi imposti dal governo statunitense al commercio di pannelli solari provenienti dalla Cina.

I dati, riportati da PV Tech, mettono in luce come l’ago della bilancia economica statunitense sia stato favorito e come sia stato possibile ridurre il deficit commerciale grazie appunto all’esportazione.

Risulta inoltre come gli scambi tra Cina e Usa, nel settore dell’energia green del valore di 8,5 miliardi di Dollari, abbiano favorito il mercato americano di un valore di 1,63 miliardi tra eolico, solare, prodotti per il risparmio energetico e batterie.

Analizzando in dettaglio emerge che gli Stati Uniti hanno venduto alla Cina 3,7 miliardi di Dollari di polysilicon e wafer, mentre la Cina ha venduto agli USA 2,8 miliardi di Dollari di celle fotovoltaiche e pannelli completi. I due paesi hanno attivato reciprocamente politiche di difesa dei propri prodotti provocando una reciproca insoddisfazione da cui potrebbe non uscire un vincitore.

Nathaniel Bullard, analista di Bloomberg specializzato in questioni cinesi e energetiche, commenta:

La Cina ha colpito con una tariffa sul polysilicon importato che potrebbe avere lo stesso effetto della nostra tariffa sui moduli cinesi. Ma il rischio più grande è di lunga durata: l’eccesso di capacità produttiva. Chiunque abbia esperienza nel campo dei semiconduttori può commentarne l’impatto. È successo con le tecnologie delle memorie, dei display, è crudele e può durare a lungo. Come è già accaduto in altri settori a colpi di embarghi prima o poi qualcuno soccombe. La partita è ancora tutta da giocare e già molte aziende statunitensi guardano alla Cina per poter sviluppare e avviare nuove produzioni nel settore dei componenti dei sistemi fotovoltaici”.  

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