Sardegna Agrienergia ha presentato ricorso al Tar del Lazio contro il ministero dell’Ambiente, il ministero dello Sviluppo economico e il Gse.
Sardegna Agrienergia ha presentato ricorso al Tar del Lazio contro il ministero dell’Ambiente, il ministero dello Sviluppo economico e il Gse.
Nello specifico, le società (Sardegna Agrienergia Due Srl, Sardegna Agrienergia Tre Srl, Sardegna Agrienergia Quattro Srl, Sardegna Agrienergia Cinque) hanno contestato l’art. 14, comma 2, del DM 5 maggio 2011, avente come scopo quello di assicurare che l’installazione dei pannelli fotovoltaici sulle serre consenta alle serre stesse di non perdere la loro funzione primaria, ossia quella di far penetrare a sufficienza la luce del sole e innescare così quello che comunemente viene definito effetto serra.
In questo modo, infatti, una massiccia installazione potrebbe rendere la serra non più funzionale all’obiettivo per il quale viene creata.
Il Tar ha accolto una parte del ricorso e ha annullato la norma che fissa al 50% il rapporto tra protezione al suolo delle superficie totale dei moduli fotovoltaici installati su serre e la superficie totale della copertura della serra.
Come è possibile leggere sulla sentenza n. 3143 del 26 marzo 2013, infatti, “ai fini di garantire la coltivazione sottostante, le serre a seguito dell’intervento devono presentare un rapporto tra proiezione al suolo della superficie totale dei moduli fotovoltaici installati sulla serra e della superficie totale della copertura della serra stessa non superiore al 50%”.
Tale percentuale riguarderebbe tutto il territorio italiano indistintamente, senza tenere conto di condizioni quali calore e luminosità che naturalmente variano da zona a zona nella nostra penisola, nonché le risorse idriche e il clima.
Nella sentenza viene detto che è compito dei ministeri porre rimedio e, attraverso un provvedimento, essi stessi dovranno limitare l’erogazione degli incentivi previsti solo ad alcune tipologie di serre.