Novembre 28, 2013

Sofia Prada

Free, no all’emendamento contro le rinnovabili

Nell’ambito del Convegno “Risanare il passato e progettare il futuro. Indicazioni per una Sen rinnovata”, il Coordinamento Free (Fonti rinnovabili ed efficienza energetica) si è dichiarato contrario all’emendamento contro le rinnovabili: “No all’emendamento che ammazza le rinnovabili, spostando le risorse dalle rinnovabili alle termoelettriche, che si sta tentando di inserire nella legge di stabilità in queste ore. 

Nell’ambito del Convegno “Risanare il passato e progettare il futuro. Indicazioni per una Sen rinnovata“, il Coordinamento Free (Fonti rinnovabili ed efficienza energetica) si è dichiarato contrario all’emendamento contro le rinnovabili: “No all’emendamento che ammazza le rinnovabili, spostando le risorse dalle rinnovabili alle termoelettriche, che si sta tentando di inserire nella legge di stabilità in queste ore. 

È un’operazione intollerabile perché retroattiva e perché fatta sulla pelle di un settore già in difficoltà”.

Il convegno ha visto la partecipazione di esponenti del mondo economico, politico, istituzionale, sindacale, tra cui è possibile annoverare Carlo Malacarne, presidente di Confindustria Energia, Stefano Pupolin, direttore generale di Assoelettrica, personalità legate a Cgil e Uil e al mondo associazionistico.
Free punta a uno sviluppo sostenibile per poter uscire dalla crisi, attraverso quattro elementi: il patrimonio edilizio, gli agglomerati urbani, la mobilità, il territorio extraurbano e rurale.
Nello specifico, secondo il coordinamento Free, il legislatore deve attuare pienamente la direttiva europea 2012/27/UE sull’efficienza energetica per le costruzioni che, nel 2020, dovranno essere a domanda energetica quasi nulla.
Per quanto concerne gli agglomerati urbani, si stima che nell’UE poco meno del 75% della popolazione viva in agglomerati che consumano il 70% circa dell’energia prodotta e dalla quale proviene l’85% del PIL.
L’obiettivo è quello di riuscire a trasformare gli attuali agglomerati urbani in città che possano essere energeticamente intelligenti, in grado di fornire i servizi energetici necessari con il minimo della domanda energetica.
L’Italia è il primo Pese europeo e quinto nel Mondo per i veicoli a metano alimentabili anche a biometano senza modifiche. È imminente un decreto che ne regoli produzione e uso, mentre il decreto sulle bioraffinerie non considera ancora la bioraffineria come luogo di produzione non solo dei biocarburanti, ma anche di altri prodotti green.
La generazione distribuita è in grado di offrire opportunità di sviluppo compatibili con il territorio e la salvaguardia del patrimonio naturale agricolo: si tratta di mini eolico, solare termico, piccolo fotovoltaico, impianti cogenerativi a biomassa a filiera corta, geotermia, ecc.
Secondo Free è necessario ridurre la componente A3 sulle bollette dei consumatori passando a un meccanismo di sostegno alla costruzione di nuovi impianti di Fer e archiviando il vecchio sistema di incentivi.

Tag

Related Posts

Bando agrisolare, intervista a Vito Zongoli di SENEC Italia

Bando agrisolare, intervista a Vito Zongoli di SENEC Italia

FuturaSun: il progetto FENICE e i finanziamenti UE

FuturaSun: il progetto FENICE e i finanziamenti UE

Il Governo non deve bloccare la filiera delle rinnovabili

Il Governo non deve bloccare la filiera delle rinnovabili

Il Testo Unico delle rinnovabili è un passo indietro

Il Testo Unico delle rinnovabili è un passo indietro