Il comparto fotovoltaico, a tutti i livelli, sta vivendo un lungo periodo di crisi e di riassestamento. Tra fallimenti, fusioni societarie e modifiche di destinazione d’uso delle Fab di produzione, il mercato del solare si sta radicalmente modificando rispetto al passato.
Il comparto fotovoltaico, a tutti i livelli, sta vivendo un lungo periodo di crisi e di riassestamento. Tra fallimenti, fusioni societarie e modifiche di destinazione d’uso delle Fab di produzione, il mercato del solare si sta radicalmente modificando rispetto al passato.
Anche per questi motivi, nomi importanti, come Aleo Solar e Sharp, stanno riducendo la presenza territoriale in alcune aree del mondo.
Da un lato, Sharp ha scelto di chiudere gli impianti per la produzione di moduli a Wrexham, nel Regno Unito, confermando la scarsa competitività della fabbrica e il cattivo stato di salute del solare europeo. La decisione comporterà una parziale riqualificazione della struttura e la perdita di circa 250 posti di lavoro.
Per quanto riguarda Aleo Solar, il bilancio negativo delle divisioni in Regno Unito e Australia ha portato alla decisione di chiusura permanente degli impianti.
Per quanto riguarda la società, ricordiamo che il controllo societario è recentemente passato dal gruppo Bosch a SolarWorld AG.
La riduzione degli impianti produttivi lascerà certamente il segno a livello locale ed europeo e contribuisce alla mutazione in atto nel vecchio continente, ad oggi meno competitivo della controparte cinese e sicuramente più vulnerabile in ottica globale.