Aba impianti ha concluso la propria relazione economica in merito alle installazioni fotovoltaiche e ai rientri economici derivanti. È stato dimostrato come l’installazione di un impianto fotovoltaico continui a portare guadagni negli anni a venire, pur non usufruendo di aiuti da parte dello Stato.
Aba impianti ha concluso la propria relazione economica in merito alle installazioni fotovoltaiche e ai rientri economici derivanti. È stato dimostrato come l’installazione di un impianto fotovoltaico continui a portare guadagni negli anni a venire, pur non usufruendo di aiuti da parte dello Stato.
L’obiettivo di questo studio è quello di sottolineare come, anche in assenza degli incentivi, l’investimento nel fotovoltaico sia dimezzato rispetto agli anni scorsi ed assicuri tempi di rientro inferiori rispetto al passato.
Nel dettaglio, è stata considerata un’installazione di un ipotetico impianto fotovoltaico da 99,6 kWp per un’azienda che consuma annualmente 300mila kWh, localizzata nel nord Italia. In questa posizione geografica è garantito un rendimento pari a 1.150 kWh/kWp. Il caso considera inoltre un consumo contemporaneo di energia prodotta pari al 75%, ovvero 86.330 kWh.
Si considera inoltre un costo di realizzazione stimato di 124.998 Euro e un finanziamento dell’80% dell’importo totale, con un tasso d’interesse annuo del 5% per 20 anni. In questo modo, a seguito di tali dati è possibile quantificare nel dettaglio il reale ritorno economico dell’impianto: il risparmio dei consumi contemporanei si aggirerebbe attorno ai 17.000 Euro nei primi anni di analisi, in considerazione del prelevamento diretto dell’energia dal sistema fotovoltaico e dal sempre più elevato costo dell’energia stessa. Di assoluta importanza per il ritorno economico è anche il contributo in conto scambio, che comprenderebbe i 22.210 kWh immessi nella rete, e successivamente rivenduti, per un valore di circa 2.800 Euro nei primi anni di attività.
Di fatto, tramite una rata annuale di circa 8.000 Euro, il rientro economico dall’investimento previsto è già tra il quarto ed il quinto anno di attività, a fronte dei 7-8 anni solitamente necessari per impianti di questa tipologia fino allo scorso anno.
Analizzando il sistema nell’arco di tempo di 20 anni e contando l’usura dell’impianto e il continuo aumento dei costi dell’energia, si stima che il risparmio/autoconsumo raggiunga un valore di circa 38mila Euro, mentre il contributo in conto scambio sarebbe pari a circa 3.000 Euro ed il flusso di cassa cumulato a 262.708,76 Euro.
In definitiva, la relazione economica Aba Impianti dimostra come il fotovoltaico possa godere ancora di lunga vita, anche in assenza di incentivi. Secondo Alessandro Stefanizzi, Managing Director di Aba Impianti: “Abbiamo sentito l’esigenza di redigere un nuovo studio di fattibilità dopo aver notato un crescente allarmismo che profetizzava la morte del fotovoltaico con la fine degli incentivi del Quinto Conto Energia. La situazione non è così tragica, anzi, ora più che mai siamo sicuri di poter garantire ai nostri clienti un accesso al fotovoltaico con un dimezzamento dei costi dell’investimento e tempi di ritorno economici inferiori ai 5 anni, potendo offrire, inoltre, supporto per ottenere i finanziamenti necessari. Le preoccupazioni delle aziende e dei privati che vogliono avvalersi dei benefici del fotovoltaico dovrebbero essere rivolte esclusivamente alla scelta di un player di riferimento competente nel settore.”