Bloomberg New Energy Finance ha mostrato i risultati di una recente ricerca che approfondisce le tematiche riguardanti gli investimenti dei Paesi, a livello globale, per quanto riguarda la messa in opera di nuovi impianti per la generazione di energia rinnovabile.
Bloomberg New Energy Finance ha mostrato i risultati di una recente ricerca che approfondisce le tematiche riguardanti gli investimenti dei Paesi, a livello globale, per quanto riguarda la messa in opera di nuovi impianti per la generazione di energia rinnovabile.
Secondo le stime, entro il 2030, la potenza installata è destinata a crescere in tutto il mondo, con valori 2 – 4 volte superiori a oggi. Questo si traduce in un incremento annuo del 230% e investimenti pari a 630 miliardi di dollari all’anno. Tutto questo permetterebbe una consistente riduzione del costo energetico per le fonti rinnovabili, dal sole al vento, al geotermico, fino alle biomasse.
Lo studio Bloomberg si basa sui dati raccolti dalla Global Energy and Emissions e comprende una serie molto ampia di indicatori per lo sviluppo futuro dei Paesi, dalla domanda energetica, all’evoluzione dei costi della tecnologia.
Da questi dati sono emersi tre possibili scenari, secondo i quali sono possibili investimenti consistenti entro il 2030.
In questo senso, Guy Turner, responsabile di economia e materie prime per Bloomberg New Energy Finance, commenta: “Questa è la prima volta che abbiamo prodotto un’analisi così dettagliata del futuro sistema energetico mondiale. Si evidenzia che, nonostante la recente flessione degli investimenti nell’energia pulita dal 2011, le tecnologie rinnovabili costituiranno l’ancora di nuovi aumenti anche in una visione meno ottimistica dell’economia mondiale e delle future scelte politiche. Il nostro lavoro evidenzia anche, tuttavia, l’importanza della pianificazione per l’integrazione delle fonti rinnovabili intermittenti nelle reti e nei nuovi mercati. Ciò richiederà nuovi significativi investimenti in infrastrutture di rete, gestione del carico e tecnologie di storage”.