Le celle solari fluorescenti potrebbero rappresentare il futuro del settore fotovoltaico.
Le celle solari fluorescenti potrebbero rappresentare il futuro del settore fotovoltaico.
Un team di scienziati della Yale University ha scoperto che, aggiungendo nelle celle solari polimeriche un colorante fluorescente organico chiamato squaraina, è possibile aumentare in maniera considerevole l’assorbimento della luce e riciclare gli elettroni.
In questo modo, l’efficienza di conversione di potenza (PCE) è aumentata del 38%.
André D. Taylor, assistente professore di Ingegneria Chimica e Ambientale a Yale e autore della ricerca, ha così dichiarato: “Con l’applicazione della squaraina nelle celle solari polimeriche e, approfittando del trasferimento di energia per risonanza (FRET), si apre una nuova strada per risolvere la gamma limitata di assorbimento spettrale della luce e la raccolta inefficiente di eccitoni foto-generati, ossia due compiti cruciali per la realizzazione di celle solari altamente efficienti”.
Dalla ricerca si evince che l’energia di eccitazione prodotta da un polimero fotoattivo può essere trasferita attraverso FRET in pochi secondi e con un massimo di efficienza del 96%.
Si può dunque affermare che il fotovoltaico organico è interessante a causa del suo basso costo, la flessibilità meccanica e il peso contenuto.
Le sue prestazioni, però, sembrano essere inefficienti rispetto alle opzioni al silicio che sono attualmente presenti sul mercato. Si stima infatti che la metà dell’energia luminosa assorbita dalle cellule polimeriche si perda a causa della scala nanometrica insufficiente che caratterizza le reti polimetriche.
Taylor ha così concluso: “Il nostro approccio nell’utilizzare molteplici donatori che raccolgono la luce offre una soluzione più praticabile nella progettazione e nella ricerca di un unico materiale per la cattura dell’energia dallo spettro solare completo. Dal momento che FRET è unico per le nanoparticelle e le celle solari organiche, combinando strategicamente diversi materiali con il corretto campo spettrale, si può estrarre il calore dalla cella solare e trasformarlo in energia elettrica”.