Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha risposto alle numerose richieste di chiarimento in merito alla questione relativa al potenziamento di un impianto fotovoltaico già ammesso agli incentivi del Conto Energia.
Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha risposto alle numerose richieste di chiarimento in merito alla questione relativa al potenziamento di un impianto fotovoltaico già ammesso agli incentivi del Conto Energia.
La normativa vigente prevede che ciascun impianto solare facente parte del CE sia costituito da un solo punto di connessione alla rete elettrica non condiviso con altre installazioni.
Inoltre, ogni variazione di configurazione impiantistica che possa determinarne l’aumento della potenza deve essere comunicata al GSE così che possano essere svolte le istruttorie.
Affinché il GSE assegni gli incentivi corretti, sono necessarie alcune condizioni: innanzitutto l’impianto deve essere dotato di idonee apparecchiature di misura in grado di rilevare sia l’energia elettrica prodotta dalla porzione di impianto incentivato, sia quella prodotta dalla porzione aggiuntiva non incentivata dell’impianto.
Qualora prima dell’intervento fosse presente sull’impianto incentivato solo il contatore di scambio con la rete elettrica, viene richiesta l’installazione di appositi contatori di produzione, per assicurare che su ogni porzione d’impianto siano presenti specifiche apparecchiature dedicate alla misurazione separata dell’energia prodotta, incentivata e non incentivata.
L’impianto deve inoltre essere censito su GAUDÌ, il sistema informatico di TERNA per la gestione dei dati anagrafici degli impianti di produzione.
Infine, il soggetto responsabile deve inviare al GSE la comunicazione di potenziamento. L’avviso deve essere inoltrato entro 30 giorni dalla data di primo parallelo con la rete elettrica della porzione aggiuntiva di impianto non incentivata.