Il Governo Peruviano si è posto l’obiettivo di assicurare l’accesso all’elettricità al 96% della popolazione residente nella nazione entro il 2016, puntando principalmente sulle fonti rinnovabili e sull’auto-produzione tra le famiglie più povere.
Il Governo Peruviano si è posto l’obiettivo di assicurare l’accesso all’elettricità al 96% della popolazione residente nella nazione entro il 2016, puntando principalmente sulle fonti rinnovabili e sull’auto-produzione tra le famiglie più povere.
Da un’analisi della situazione economica del paese latinoamericano si evince che quasi la metà dei peruviani attualmente vive in povertà (il 19% è addirittura sotto il livello di povertà estrema) e solo il 66% dei cittadini ha accesso alla rete elettrica.
Nello specifico, sarà possibile raggiungere il risultato sperato grazie al Programa Nacional de Electrificación Fotovoltaica Domiciliaria, il nuovo piano energetico lanciato dal Governo per “solarizzare” le case dei cittadini più poveri.
Il programma è stato lanciato ufficialmente domenica scorsa nel villaggio Cilacot dal ministro dell’Energia e delle Miniere Jorge Merino Tafur. Durante la prima fase del progetto saranno installati 1.601 pannelli solari in 126 comunità, nei distretti di Cupisnique, San Benito, Tantarica, Chilete, Yonan, San Luis e Contai.
L’obiettivo finale sarà quello di dotare di un impianto fotovoltaico 2 milioni di peruviani grazie all’installazione di più di 12mila moduli per un investimento di circa 200 milioni di dollari.
Tafur ha così commentato l’iniziativa: “Questo programma è rivolto ai più poveri, quelli che non hanno accesso all’elettrica e usano ancora lampade ad olio, spendendo le proprie risorse per pagare i carburanti che danneggiano la loro salute”.