Lo scorso 26 luglio, il Consiglio dei Ministri Spagnolo ha approvato una nuova riforma energetica, che potrebbe però ostacolare il Paese nel suo cammino verso la sostenibilità.
Lo scorso 26 luglio, il Consiglio dei Ministri Spagnolo ha approvato una nuova riforma energetica, che potrebbe però ostacolare il Paese nel suo cammino verso la sostenibilità.
Nello specifico, imponendo la tassa sui consumi ed eliminando i premi destinati ai produttori di energia da fonti rinnovabili, il Governo potrebbe aver posto un freno al passaggio verso un modello più ecologico, green ed efficiente.
Occorre però ricordare che tale manovra è risultata necessaria al fine di colmare il deficit che si era creato tra i costi dei regolamenti e i ricavi del sistema elettrico: si parla di circa 2,6 miliardi di Euro.
A partire dal mese di agosto, i consumatori vedranno un aumento delle bollette energetiche del 3,2%, e per le aziende ci sarà un taglio netto dei premi per la costruzione di nuovi impianti e la produzione subirà inevitabilmente un calo.
Anche la celebre agenzia di rating Standard & Poors ritiene pericolosa la riforma: “I numeri finali di come saranno ripagati gli investimenti specifici non saranno noti fino alla pubblicazione di tutti gli oneri normativi, ma noi siamo del parere che le misure suppongano una revisione globale del sistema che paga i produttori di energia rinnovabile”.