Ancora in stallo la situazione del quarto Conto Energia, mentre sempre più aziende chiedono una rapida approvazione del Decreto con le relative modifiche in modo da poter far ripartire il mercato che soffre dell'attuale situazione di incertezza.
Ancora in stallo la situazione del quarto Conto Energia, mentre sempre più aziende chiedono una rapida approvazione del Decreto con le relative modifiche in modo da poter far ripartire il mercato che soffre dell'attuale situazione di incertezza.
Lo scorso 28 Aprile, la Conferenza Stato Regioni ha espresso parere negativo sul decreto relativo agli incentivi per gli impianti fotovoltaici (a questo indirizzo è scaricabile il documento).
Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha dichiarato: “A determinare il parere negativo, il fatto che non siano state accolte le nostre proposte tese a salvaguardare i diritti acquisiti dagli operatori e a garantire un decremento delle tariffe in linea con le esigenze del settore e con la necessaria tutela dei posti di lavoro. Il lavoro delle Regioni ha comunque già portato a migliorare il testo proposto dal Governo e anche i passi in avanti registrati oggi vanno sottolineati.”
Nel mondo delle associazioni delle industrie del settore si possono notare posizioni differenti. Il Presidente di Assosolare, Gianni Chianetta, ha dichiarato “Come Assosolare non possiamo che ribadire la nostra ferma e totale contrarietà all’impostazione del decreto e ci auspichiamo che il Governo recepisca tutte le osservazioni della Conferenza unificata”.
GIFI (Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane di Confindustria ANIE) invece, ha espresso apprezzamento per quanto emerso a seguito della riunione della Conferenza Unificata, precisando che “siamo sulla buona strada”. GIFI ha evidenziato i miglioramenti rispetto alla versione precedente della bozza del Decreto grazie anche all'introduzione di alcune novità, come per esempio l’estensione a 1 MWp su edifici della categoria di impianti non soggetta a limiti di spesa e al registro informatico per gli anni 2011 e 2012; oppure l’istituzione di un canale preferenziale per gli impianti che entreranno in esercizio entro la data del 31 agosto 2011, in modo da poter salvaguardare i grandi impianti attualmente in realizzazione.
Quello dei tempi (il provvedimento avrebbe dovuto essere firmato entro il 30 aprile) è un punto cruciale, e il probabile slittamento fino alla fine di agosto del terzo Conto Energia non aiuterebbe l'industria e il mercato.
Se venisse confermato lo slittamento al primo settembre infatti, gli analisti precisano che la relativa proroga di tre mesi del terzo Conto Energia aiuterebbe solamente qualche investitore a completare i rispettivi progetti, ma non il mercato e nuovi investimento nel settore, che invece hanno bisogno di certezze su un periodo più lungo.
Uno dei punti su cui sembra essere più accesa la discussione politica, in base a quanto si legge online, riguarda i contrasti sul momento in cui erogare gli incentivi, se concederli, cioè, nel momento in cui viene realizzato l'allacciamento del novo impianto alla rete, con relativa certificazione da parte del gestore (a cnferma quindi che i campi fotovoltaici siano stati effettivamente realizzati), oppure in base a una autocertificazione del titolare dell'impianto sulla fine dei lavori, con il conseguente rischio di erogarli anche se il lavoro non viene effettivamente realizzato.
Nel frattempo sono apparse anche notizie relative a un'azione legale intrapresa contro lo Stato Italiano da parte di un gruppo di operatori stranieri per le riduzione degli incentivi previsti dalla bozza del quarto Conto Energia rispetto a quello precedente.