Settembre 22, 2011

Cristiano Sala

The Solar Future: Italy

Una stima effettuata dalla piattaforma globale dedicata al fotovoltaico, Solarplaza, indica l’Italia come player principale nel campo dell’energia FV. Il nostro Paese rimarrà entro i primi tre mercati mondiali fino al 2014. Queste previsioni saranno al centro della conferenza “The Solar Future: Italy”, che si svolgerà a Milano il 6 e 7 Ottobre prossimi.

Una stima effettuata dalla piattaforma globale dedicata al fotovoltaico, Solarplaza, indica l’Italia come player principale nel campo dell’energia FV. Il nostro Paese rimarrà entro i primi tre mercati mondiali fino al 2014. Queste previsioni saranno al centro della conferenzaThe Solar Future: Italy“, che si svolgerà a Milano il 6 e 7 Ottobre prossimi.

Secondo Federico Frattini, ricercatore presso il Politecnico di Milano e membro di Energy & Strategy Group, tra i relatori del convegno, l’Italia continuerà a sperimentare tassi di crescita piuttosto consistenti, con una nuova potenza installata di circa 2-2,5 GW nel 2012 e 2013 e di circa 1,5 GW nel 2014, per una potenza cumulata di circa 17 GW. Frattini continua: “Anche alla luce dei recenti risultati comunicati dal GSE ed alle richieste pervenute per l’iscrizione in graduatoria dei grandi impianti, mi sembra di poter dire che il mercato italiano del fotovoltaico non abbia sperimentato, fortunatamente, il “blocco” delle installazioni che alcuni paventavano”.

“Bisogna tenere conto dei tantissimi fattori da cui dipende questo importante traguardo. Ad esempio, la tipologia di impianto, se viene utilizzato per autoconsumo o vendita dell’energia, la sua localizzazione, il prezzo di acquisto dello stesso (oggi parametro molto variabile), ecc. Quello che si può dire è che la grid parity si raggiungerà prima, nell’arco di 5-6 anni, in quegli impianti realizzati per soddisfare il fabbisogno di utenze industriali e commerciali localizzate nel sud del paese e che consumano molta energia elettrica in estate e durante le ore più calde del giorno. Penso ad esempio ad impianti di 100-200 kW installati sulle coperture dei centri commerciali. Per applicazioni come queste, già oggi potremmo essere vicini alla grid parity in alcune aree come ad esempio in Sicilia”.

Secondo Valerio Nataliazia, presidente di ANIE/GIFI, tra i relatori della giornata del 6 ottobre: “I numeri di quest’anno sono contrastanti specialmente in Italia dove il ritmo delle installazioni sembra non avere sosta. Basti guardare ai numeri che il GSE periodicamente comunica. Siamo già oltre i 10 GW di potenza cumulata installata. E’ un grande risultato. D’altra parte però, siamo di fronte ad un mercato che ha subito diversi intoppi e brusche ripartenze. Non è facile lavorare in queste condizioni”. “Le voci aggiuntive su ulteriori possibili tagli alle tariffe – ha proseguito Valerio Natalizia – hanno creato e creano ulteriore incertezza e mal si sposano con una politica industriale che invece necessiterebbe di stabilità e certezze di lungo periodo. Per il prossimo futuro abbiamo bisogno di continuità e stabilità normativa. Fino al 2016 dobbiamo procedere con questa versione del Conto Energia. In parallelo è necessario potenziare le infrastrutture di trasmissione dell’energia elettrica e sviluppare le smart grid. Servono al più presto progetti concreti con un reale piano di diffusione sul tutto il territorio italiano”.

Nuovamente Frattini, parlando della filiera italiana: “Le aziende italiane avranno ancora margini di crescita e le nostre stime, anche per il 2012, sono confermate. Bisognerà però verificare la competitività futura e le strategie che adotteranno per riposizionarsi sul mercato. In particolare i progetti di espansione del volume d’affari e dell’occupazione, di quelle imprese italiane, quali System Integrator ed EPC Contractor, che negli ultimi anni hanno puntato molto sul segmento dei grandi impianti. Dato che questo tipo di impianti è stato particolarmente penalizzato dal IV conto energia, queste imprese devono rapidamente ri-posizionarsi sul segmento dei piccoli-medi impianti, specialmente quelli realizzati su edificio, pena una possibile perdita di competitività e di quote di mercato”.

Secondo Andrea Brumgnach, Direttore Commerciale & Marketing ME Making Energy S.p.A. e speaker all’evento: “Le aziende dovranno però modificare il proprio approccio al mercato. Dobbiamo organizzare le nostre aziende in modo più efficiente, investire in ricerca e sviluppo, strutturare in modo rigoroso le attività di after sales e guardare ai mercati emergenti come potenziali bacini di nuovo sviluppo. Chi saprà gestire questo cambiamento come una opportunità sarà ancora più forte di prima, chi lo vivrà come vincolo sarà destinato ad essere sopraffatto dal modificarsi delle regole del gioco”.

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