Settembre 26, 2011

Cristiano Sala

FV Italia, rallentano gli investimenti esteri

Secondo le previsioni di Solarplaza, nei prossimi anni l’Italia sarà un mercato sempre meno appetibile per i grandi investitori. Nel nostro paese, nel corso del 2010 sono stati installati impianti fotovoltaici per un valore di 20 miliardi di Euro, finanziati in leasing per 3,6 miliardi e per 16,4 miliardi finanziati al 70% dalle banche.

Secondo le previsioni di Solarplaza, nei prossimi anni l’Italia sarà un mercato sempre meno appetibile per i grandi investitori.

Nel nostro paese, nel corso del 2010 sono stati installati impianti fotovoltaici per un valore di 20 miliardi di Euro, finanziati in leasing per 3,6 miliardi e per 16,4 miliardi finanziati al 70% dalle banche.

Sempre alta l’attenzione sulle piccole installazioni da tetto, attualmente in crescita e prossimamente sempre più convincenti e interessanti. Per chi investe risulteranno invece decisamente più interessanti i nuovi mercati, come Sud America, Sud Africa, Sunbelt e Australia.

“Il fotovoltaico in Italia – ha spiegato Michele Appendino, Presidente e Amministratore Delegato di Solar Ventures, tra i relatori della conferenza di SolarPlazasi manterrà invece su volumi importanti nel settore retail dei piccoli impianti su tetto che sarà poco impattato dalle severe restrizioni e procedure imposte dall’ultimo decreto. Il IV Conto Energia limita di molto le possibilità di sviluppo dei grandi impianti. In un’ottica di lungo termine e, successivamente al transitorio, sarà sempre possibile sviluppare impianti da 1MWp anche su suolo agricolo, però solo nel rispetto delle condizioni di asservimento dettate dal Decreto Romani che ne limiterà notevolmente la diffusione. In generale comunque, tutte le nuove possibilità dovranno sempre e comunque fare i conti con una rete elettrica ormai satura, che sarà un ulteriore motivo di freno allo sviluppo del settore finchè non risolta”.

Su quali saranno le prospettive per chi vorrà venire a investire ancora in Italia, secondo Michele Appendino: “i segmenti ancora attrattivi sono frammentati e di difficile ingresso: parliamo di tetti, che il più delle volte presentano difficoltà tecniche e/o strutturali insormontabili, nonché di difficile bancabilità”.

Per quanto riguarda invece le reazioni degli investitori alle incertezze italiane, Appendino spiega che: “gli investitori più forti e strutturati stanno valutando la possibilità di bypassare il periodo transitorio sui grandi impianti per poter comunque costruire senza attese o limitazioni. Chiaramente la prospettiva è di ritorni molto inferiori in quanto collegati alle tariffe omnicomprensive previste per il 2013. Molti altri stanno invece abbandonando totalmente il paese per dedicarsi a mercati emergenti più competitivi e interessanti”.

Il ruolo delle banche sarà invece al centro dell’intervento di Giovanni Borlenghi, responsabile del Servizio filiere produttive e credito agevolato di Cariparma, relatore al convegno organizzato da SolarPlaza. Secondo Borlenghi: “se il settore, nel corso del 2010 e nel primo semestre 2011 ha avuto la forte crescita che tutti conosciamo, la si deve certamente anche al deciso sostegno finanziario da parte del sistema bancario”. E i numeri lo confermano. “Dati recenti – spiega Giovanni Borlenghi – indicano in 20 miliardi di euro il valore degli impianti fotovoltaici installati nel corso del 2010 in Italia; il 18% di tale somma (pari a 3,6 miliardi) risulta finanziato in Leasing ed i rimanenti 16,4 miliardi risultano finanziati per almeno il 70% direttamente dalle Banche. E’ vero comunque che le continue incertezze del quadro normativo rendono più complesse le analisi di bancabilità dei progetti e mettono spesso in discussione anche le operazioni già deliberate”.

“Il IV conto energia – secondo Borlenghi – ha stabilito alcuni principi fondamentali circa le caratteristiche degli impianti, ed i futuri incentivi nella speranza che il sistema regolatorio trovi stabilità e certezza nel tempo; certamente il meccanismo di iscrizione al registro del GSE rischia di creare ritardi in fase di istruttoria ma anche di concessione dei finanziamenti come pure devono trovare certezza i tempi relativi agli allacciamenti al fine di rendere credibili i business plan dei progetti. L’adozione dei decreti attuativi relativi al D.lgs 28/2011 che inizialmente era previsto per settembre ma che certamente si protrarrà nel tempo, diventerà fondamentale per lo sviluppo del comparto”.

In conclusione, Borlenghi: “rinnova la fiducia delle banche al mercato precisando che “crediamo nell’intero settore delle rinnovabili e siamo consci del ruolo che gli istituti finanziari avranno nei prossimi dieci anni in ambito finanziario a sostegno degli investimenti anche tramite l’innovazione dei prodotti e dei servizi finanziari e, rafforzando l’alleanza con le imprese e le Istituzioni”.

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