I dati statistici del GSE (Gestore Servizi Energetici), nel suo recente rapporto sul solare fotovoltaico, indicano l'ottimo stato di salute del settore fotovoltaico in Italia, evidenziando che il parco di impianti fotovoltaici è più che raddoppiato dal 2008 al 2009 (i dati sono riferiti al 31 dicembre 2009) e la loro produzione triplicata.
I dati statistici del GSE (Gestore Servizi Energetici), nel suo recente rapporto sul solare fotovoltaico, indicano l'ottimo stato di salute del settore fotovoltaico in Italia, evidenziando che il parco di impianti fotovoltaici è più che raddoppiato dal 2008 al 2009 (i dati sono riferiti al 31 dicembre 2009) e la loro produzione triplicata.
Il tasso di crescita dell'industria fotovoltaico italiano ha conservato uno sviluppo sostenuto, malgrado la crisi economica, come ha evidenziato anche il GIFI (Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane). L'Italia può contare infatti, a fine 2009, su una potenza installata cumulata di 1.142 MWp (+165% rispetto all'anno precedente), valore che la posizione al quinto posto a livello mondiale. Se si tiene conto, invece, della nuova potenza installata durante l'anno, il valore di 720 MWp fa salire il nostro Paese dal quarto posto, nel 2008 (allora il valore era di 338 MWp), al secondo posto, sempre a livello mondiale.
Sul versante del numero di impianti, i dati GSE riportano un incremento a fine 2009 del 123% rispetto al 2008, con 71.284 unità. Per la suddivisione della potenza, circa le metà dei nuovi impianti (19.485 su 39.266) hanno una potenza che è compresa fra i 3 e i 20 kW, mente quelli da 1 a 3 kW sono i l 43% e il restante 7% è formato da impianti che hanno una potenza superiore ai 20 kW.
Per la distribuzione geografica, al pio posto si posiziona la Lombardia in termini di impianti installati con 10.184 unità, seguita da Veneto e Emilia Romagna, rispettivamente con 6.867 e 6.657 unità. Come si può notare il distacco è sensibile e il maggior numero di impianti nelle regioni del Nord si può spiegare anche con l'elevata densità abitativa. Il tasso crescita maggiore però è stato ottenuto da Basilicata (+240%) e Sardegna (+222%).
Sul fronte della potenza, comunque, il priamo spetta alla Puglia, con 214,4 MW e al secondo posto c'è la Lombardia con 12 6,3 MW e al terzo l'Emilia Romagna con 95 MW.
Per le prospettivi nel futuro, se si proseguirà sulla strada delle incentivazioni, è lecito ritenere che, se si dovessero sviluppare determinate condizioni, come per esempio l'eliminazione del limite alla potenza incentivatile e l'introduzione di tariffe adeguate, si potrebbe avere una crescita sino a 15 GWp entro il 2020, con una copertura a livello nazionale del 5% del fabbisogno elettrico.
Questa crescita potrebbe condizionare anche altri campi legati mondo del fotovoltaico, come per esempio l'occupazione e la riduzione di emissioni nocive. Alcune stime, infatti ritengono che entro il 2020 si potrebbero creare oltre 90.000 posti di lavoro, e si potrebbero risparmiare 156 milioni di euro per le emissioni di CO2. La crescita industriale comporterebbe anche benefici per lo Stato grazie all'IVA che arriverebbe dagli investimenti, per una cifra stimata in 521 milioni di euro. A questo si aggiungono i soldi risparmiati per le importazioni energetiche, valutati in 1,28 miliardi di euro.