In un impianto fotovoltaico ci sono solitamente diverse criticità ben note. Per esempio, i pannelli fotovoltaici sono collegati in serie e le tensioni in continua possono essere relativamente elevate (per esempio 300-600 V) con i relativi rischi di archi voltaici se l'impianto non è realizzato a regola d'arte e con gli opportuni materiali.
Ci sono comunque anche altri inconvenienti con questo tipo di configurazione. Per esempio, la resa massima dei pannelli fotovoltaici si allinea quella del pannello meno performante, e, dato che c'è sempre una certa tolleranza anche fra pannelli identici e dello stesso lotto, le performance del sistema si allineano a quelle peggiori. Per questo motivo, fra l'altro, diventa solitamente complicato utilizzare pannelli di tipo diverso e provenienti da fornitori differenti, cosa non improbabile per esempio nel caso occorra nel tempo sostituire un pannello che non è detto che sia ancora disponibile con quelle esatte specifiche. Un problema simile si ha quando si è in presenza di ombreggiamento di uno o più pannelli, anche solo temporanea. La riduzione di efficienza di un pannello in ombra è in grado di condizionare sensibilmente la resa complessiva dell'impianto se non si prendono le dovute precauzioni. Per questo motivo spesso si ricorre al raggruppamento dei pannelli in stringhe, in modo da limitare queste perdite di efficienza. I problemi non vengono completamente eliminati, ma relegati alla singola stringa di pannelli interessati. Questo obbliga anche a scegliere con cura il tipo di inverter da utilizzare dal punto di vista delle funzionalità.