Gennaio 20, 2012

Cristiano Sala

Pannelli fotovoltaici ad alta resistenza

Naturalmente un pannello fotovoltaico può dirsi completo e pronto per l’installazione solo in presenza di una scatola di connessione elettrica. I moduli ad alta resistenza impiegano contatti elettrici saldati, particolare che consente di evitare un riscaldamento eccessivo dei componenti.

Nella scelta della scatola di giunzione per moduli fotovoltaici è bene tenere presente molti fattori, che possono variare in base alla tipologia di impianti (integrati, da tetto e così via). La scatola di giunzione rappresenta infatti il punto di passaggio della potenza prodotta dal pannello e deve essere realizzata rispettando normative e criteri di sicurezza importanti. In base al tipo di modulo, il cablaggio può essere di diverso tipo e può essere necessario eseguire operazioni di terminazione della lamina all’interno della scatola di giunzione, tramite saldatura, brasatura, piastra di contatto o morsettiera standard o a vite.

Pannelli fotovoltaici ad alta resistenza

I moduli fotovoltaici sfruttano inoltre diodi di blocco e di bypass inseriti per pilotare il flusso di elettroni secondo una direzione precisa. Nella maggior parte dei casi, questi diodi si trovano nella scatola, anche se in alcuni casi i diodi possono essere già presenti direttamente all’interno dei moduli.

Il pannello è inoltre munito del cavo di collegamento con connettore meccanico di sicurezza, caratterizzato da una bassa resistenza transitoria, per la prevenzione dell’usura termica, e da una ridotta perdita di energia elettrica. È la potenza del singolo modulo a determinare le dimensioni dei cavi e, indipendentemente dal tipo di conduttore scelto, la scatola di giunzione deve essere in grado di supportare ogni diametro secondo requisiti stabiliti secondo gli standard TUV e UL.

La scatola di giunzione deve offrire una buona flessibilità in fase di installazione, oltre a un elevata robustezza. Deve infatti essere aperta per poter collegare le lamine e deve poter essere sigillata e fissata sul retro del modulo per scongiurare possibili infiltrazioni di umidità. Le procedure per garantire la massima robustezza di fissaggio sono diverse, a partire dall’impiego di speciali nastri biadesivi, che possono costituire un’alternativa alla sigillatura standard. E’ inoltre disponibile un particolare coperchio “O-Ring”, dotato di un’apertura sinterizzata, capace di garantire lo scambio di gas al variare della temperatura. In questo modo è possibile evitare la formazione di condensa e umidità all’interno della scatola. In alternativa è possibile sigillare la scatola con specifici composti isolanti (standard UL 1703, IEC 61215 e IEC 61646). Esistono particolari mastici capaci di offrire un adeguato assorbimento termico, dettaglio che consente di salvaguardare i diodi integrati e di scongiurare eventuali dispersioni elettriche.

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