Panasonic ha recentemente avviato la produzione di moduli HIT presso la sede di Kulim Hi-Tech Park, in Malesia. La capacità produttiva annua di 300 MW permetterà di soddisfare le richieste del mercato fotovoltaico globale e in particolar modo, quello giapponese.
Panasonic ha recentemente avviato la produzione di moduli HIT presso la sede di Kulim Hi-Tech Park, in Malesia. La capacità produttiva annua di 300 MW permetterà di soddisfare le richieste del mercato fotovoltaico globale e in particolar modo, quello giapponese.
Nel Paese del sol levante, infatti, è prevista una veloce crescita del segmento FV a seguito della chiusura preventiva di numerose centrali nucleari. La nuova struttura occupa una superficie di 70mila mq e offre lavoro a circa 1.500 dipendenti.
Tramite lo stabilimento, Panasonic punta a consolidare la propria produzione, integrando l’intero processo costruttivo “wafer – cella – modulo” e incrementando la propria competitività nel settore. In aggiunta, con la nuova struttura operativa, l’azienda potrà ampliare del 50% la propria capacità di celle e moduli della serie HIT. Si tratta di prodotti con un’elevata resa e altamente ottimizzati, studiati per ridurre le perdite di ricombinazione, quelle di assorbimento e resistive. I moduli H250 e H245 vantano un’efficienza, rispettivamente, del 18% e 17,7%, e una potenza di 180 W/mq – 177 W/mq. L’uso di celle HIT assicura meno scarto di lavorazione e dimensioni più ridotte e, abbinato al particolare vetro antiriflesso, consente di minimizzare le perdite per dispersione e riflesso, incrementando le prestazioni nelle fasce orarie di bassa insolazione.