Dicembre 19, 2012

Cristiano Sala

Misure retroattive, aziende e associazioni sono contrarie

Più di 70, tra associazioni e aziende del solare, hanno firmato una lettera indirizzata al Commissario Europeo per l’Energia, Günther Oettinger. Nel testo si richiede che le misure retroattive contro il regime di sostegno siano dichiarate come “sleali e a danno degli investimenti nel campo delle energie rinnovabili”.

Più di 70, tra associazioni e aziende del solare, hanno firmato una lettera indirizzata al Commissario Europeo per l’Energia, Günther Oettinger. Nel testo si richiede che le misure retroattive contro il regime di sostegno siano dichiarate come “sleali e a danno degli investimenti nel campo delle energie rinnovabili”.Si tratta di un marcato intervento di protesta, che punta ad abolire le scelte operate in molti stati e che penalizzano investimenti effettuati nel corso dei mesi precedenti. La lettera, inviata dall’Epia (European Photovoltaic Industry Association), chiede esplicitamente al Commissario l’applicazione di misure retroattive o moratorie da parte degli Stati Membri.

La missiva fa riferimento a specifiche disposizioni già in atto o in fase di attuazione, citando paesi, tra gli altri, come Italia, Spagna, Grecia e Francia. Secondo le associazioni e le aziende che hanno firmato la lettera, le misure retroattive contro il regime di sostegno rischiano di danneggiare seriamente gli investimenti per le energie rinnovabili, non solo nei paesi in cui vengono adottate, ma anche in tutta Europa.

Misure retroattive, aziende e associazioni sono contrarieLa Commissione europea deve fermare questa tendenza, che minaccia il clima di fiducia necessario per attirare ulteriori investitori.
Secondo i firmatari, queste misure concorrono ad aumentare il rischio percepito degli investimenti in energie rinnovabili, in particolare nel fotovoltaico, e rischiano di far lievitare il costo del capitale per gli operatori privati.
Sono inoltre citate le misure più recenti di tassazione retroattiva, in Repubblica Ceca, a fine 2010, è stata introdotta una tassa del 26% / 28% sugli investimenti nel fotovoltaico realizzati tra il 2009 e il 2010. In Spagna, nello stesso periodo, è stato varato un provvedimento retroattivo che danneggia tutti gli investimenti esistenti nel settore fotovoltaico.
In Bulgaria, dal Settembre 2012, è stata introdotta una tassa discriminatoria per i sistemi commissionati dall’Aprile 2010 in avanti. In Grecia, dal Novembre di quest’anno, sono stati imposte fino al 30% di tasse sul fatturato degli impianti fotovoltaici già installati o in corso di installazione. Nelle Fiandre, infine, sono attivi da questo mese tariffe retroattive per impianti fotovoltaici inferiori a 10 kVA che beneficiano del sistema di scambio sul posto. Sono infine citate ulteriori provvedimenti in fase di studio, in alcuni dei Paesi appena elencati.

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