Energy storage, per stabilizzare e potenziare le rinnovabili

Esistono diverse funzionalità applicative per i sistemi di energy storage. Una di queste è quella chiamata Time shift che permette in sostanza di utilizzare l’energia prodotta anche in un momento differente. Questa applicazione è utile, per esempio quando si desidera ottimizzare la parte di autoconsumo, consentendo di accumulare energia nelle fasce orarie in cui il prezzo è più basso per poi utilizzarla quando il prezzo o il consumi sono maggiori.
Un secondo tipo di applicazione è quello detto anti-islanding che evita di perdere l’energia prodotta in casi dove non ne è possibile l’assorbimento da parte della rete, per esempio a seguito di un blackout. A queste si aggiunge quella di backup che permette di disporre di una fonte di energia accessibile in caso di necessità come per esempio in caso di blackout.
Non vanno trascurati altri vantaggi dei sistemi di storage dell’energia come quelli legati all’integrazione degli impianti FV nelle reti elettriche che permettono la compensazione di eventuali fluttuazioni della potenza prodotta.
Anche se i sistemi di accumulo sono in grado di fornire molteplici servizi a supporto del sistema elettrico va tenuto conto però che i servizi richiedono talvolta prestazioni diverse. Per esempio alcuni necessitano di elevate autonomie mentre altri richiedono invece elevate potenze per tempi brevi e quindi occorre selezionare la tecnologia più adatta alle specifiche esigenze. Occorre considerare inoltre che lo stesso sistema di accumulo può non essere in grado di svolgere diversi servizi contemporaneamente. Per esempio in un dato momento un servizio può richiedere l’assorbimento di energia e un altro servizio, invece, la sua generazione.