Per gli impianti on-grid, quelli cioè connessi alla rete elettrica, alle tecnologie citate precedentemente se ne aggiungono altre come quella CAES (Compressed Air Energy Storage) e quelle delle batterie a circolazione di elettrolita. Nel primo caso quando c’è una ridotta richiesta di energia sulla rete oppure la produzione è particolarmente elevata, l’energia in eccesso viene utilizzata per azionare dei compressori di aria e creare una riserva da utilizzare, previa riconversione (tramite riscaldamento e espansione tramite turbomacchine) in energia elettrica, in condizioni di scarsa produzione o elevata richiesta di energia. I parametri tipici per questi tipo di tecnologia sono una efficienza energetica del 70/80%, una vita utile di 9500/20000 cicli, ma serve del combustibile per l’impianto integrato per il riscaldamento dell’aria.
Un esempio di questo tipo di tecnologia è quello di Thin Red Line Aerospace che ha presentato nel 2011 un progetto particolarmente interessante. La tecnologia CAES in questo caso e utilizza uno speciale pallone chiamato Energy Bag ancorato sotto il mare a una profondità di circa 600 metri. A questa profondità la pressione del mare assicura una elevata densità di storage, una pressione costante rispetto al volume del pallone e la compatibilità, sempre in termini di pressione con le attuali turbine ad alta efficienza. I vantaggi di una soluzione di questo tipo risiedono anche nella relativa semplicità della struttura.
Un’altra tecnologia per gli impianti on-grid è quella delle batterie a circolazione di elettrolita (VRB) che sono invece caratterizzate da una vita di 2500/5000 cicli, una energia specifica 30/50Wh/kg e una efficienza del 75/85%. Non si tratta di valori particolarmente elevati e occorre una costosa manutenzione legata al sistema di pompaggio dell’elettrolita, ma i vantaggi consistono nell’indipendenza tra capacità e potenza.
Oltre a queste tecnologie, vanno citate per completezza anche quelle che sfruttano l’energia cinetica rotazionale, cioè i volani, e i sistemi di accumulo di energia elettrostatica (supercondensatori).
Per quanto riguarda il livello di maturità tecnologica, a parte i impianti idroelettrici di pompaggio che sono più che consolidati, l’unica tecnologia di accumulo considerata dagli esperti matura per la fornitura di servizi al sistema elettrico sono le batterie sodio/zolfo.
Questo significa anche che prima di iniziare una fase di su vasta scala di tecnologie di accumulo, in particolare quelle elettrochimiche, occorre realizzare una fase approfondita di sperimentazione.
Marzo 7, 2013
Energy storage, per stabilizzare e potenziare le rinnovabili
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