Aprile 19, 2013

Cristiano Sala

Fotovoltaico ibrido-piezoelettrico, grazie alla nanotecnologia

L’università Coreana Sungkyunkwan e il Samsung Advanced Institute of Technology sono riusciti nell’intento di realizzare un sistema ibrido, capace di catturare energia da due fonti distinte.

L’università Coreana Sungkyunkwan e il Samsung Advanced Institute of Technology sono riusciti nell’intento di realizzare un sistema ibrido, capace di catturare energia da due fonti distinte.

La piattaforma sfrutta un sistema a nanotecnologia, in grado di combinare un dispositivo piezoelettrico a un cella solare e di accumulare energia proveniente dal sole a dal vento. Di fatto, la struttura è distribuita su più strati e sfrutta le capacità dei cosiddetti “nanopillar” di silicio, matrici ad alta densità di semiconduttori ottici.
In questo modo, la cella solare viene rivestita da una specifica plastica piezoelettrica definita polyvinylidene fluoride, particolarmente sottile. La piattaforma dovrebbe garantire una ridotta riflessione, analogamente ad un elevato assorbimento e costi contenuti. Test preliminari hanno evidenziato un’efficienza di conversione del 3,29%, un valore che fa ben sperare come base di partenza per futuri sviluppi e sbocchi per la produzione di massa.

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