Nel contesto moderno, la nascita di reti elettriche intelligenti e interattive, o smart grid, è uno degli obiettivi primari per tutti i Paesi tecnologicamente avanzati. Si tratta di infrastrutture flessibili, capaci di gestire l’apporto dell’energia in modo dinamico e senza sprechi.
Nel contesto moderno, la nascita di reti elettriche intelligenti e interattive, o smart grid, è uno degli obiettivi primari per tutti i Paesi tecnologicamente avanzati. Si tratta di infrastrutture flessibili, capaci di gestire l’apporto dell’energia in modo dinamico e senza sprechi.
Proprio per ridurre l’impatto ambientale di questo ecosistema e per garantire agli utenti un ruolo di primo piano nella regolazione del sistema elettrico, nasce Address. L’acronimo sostituisce la lunga dicitura “Active distribution network with full integration of demand and distributed energy resources”. Si tratta di un progetto quinquennale attivo all’interno del settimo programma quadro dell’Unione Europea nel settore dell’Energia, per lo “Sviluppo di reti di distribuzione di energia interattive”.
Al lavoro ci sono gli esperti che fanno parte dei team di sviluppo di 25 partner europei. Per rendere le reti più affidabili, accessibili ed economiche si sta lavorando su soluzioni tecniche integrate con le realtà residenziali, a livello di consumatori. Le piattaforme dovrebbero assicurare alle abitazioni e alle piccole realtà professionali l’adesione a specifici programmi Active Demand. In questo modo gli utenti possono modificare la domanda energetica in funzione di un aggregatore specifico, sfruttando incentivi economici, contribuendo direttamente all’intero sistema energetico e al mercato dell’energia, in generale.
Ogni apparecchiatura installata in casa è così capace di ricevere segnali dall’aggregatore e di modificare la richiesta di energia, tramite una centralina dedicata. In questo modo Active Demand può diventare uno strumento per svincolarsi dagli attuali schemi di consumo, flessibile e potente a sufficienza da garantire il supporto e lo sviluppo di risorse energetiche rinnovabili.
Attualmente gli studi sono effettuati installando il sistema Address nelle abitazioni, dove sono presenti elettrodomestici e prese intelligenti, capaci di controllare i dispositivi tradizionali, oltre a una centralina di gestione dell’energia.
Il progetto Address è reso possibile grazie a un finanziamento complessivo di 16 milioni di Euro, 9 dei quali sono stati integrati dall’Unione Europea. Il 23 di maggio, a Roma, verranno esposti i risultati ottenuti nel percorso di sperimentazioni.