Una ricerca commissionata dall’associazione statunitense delle industrie che operano nel settore del solare (Seia) a Gtm Research rivela che il 2013 si confermerà come un vero e proprio anno d’oro per lo sviluppo del fotovoltaico in America.
Una ricerca commissionata dall’associazione statunitense delle industrie che operano nel settore del solare (Seia) a Gtm Research rivela che il 2013 si confermerà come un vero e proprio anno d’oro per lo sviluppo del fotovoltaico in America.
Il settore ha infatti registrato una crescita del 15% rispetto al primo trimestre, con l’installazione di 832 MW.
Nello specifico, la crescita si è evidenziata principalmente nel settore delle utility: tra aprile e giugno scorsi, infatti, sono stati completati 38 progetti con un aumento del 42% in potenza rispetto al primo trimestre dell’anno.
Per quanto concerne i mercati residenziale e commerciale, dallo studio si evince come il primo abbia mantenuto stabile il proprio andamento, mentre il secondo ha subito una leggera flessione.
I ricercatori prevedono dunque che, entro la fine dell’anno, il settore del fotovoltaico statunitense possa registrare un aumento del 30%, pari a un totale di 4,4 GW.
Se alle installazioni fotovoltaiche si aggiungono quelle relative al solare termico, si supererebbero i 5 GW.
Rhone Resch, presidente e amministratore delegato di Seia, ha così dichiarato: “L’industria americana dell’energia solare è pronta per mettere a segno un altro anno record. Oggi negli Stati Uniti abbiamo una capacità elettrica solare di oltre 9.370 MW, abbastanza da soddisfare più di 1,5 milioni di case americani, compresa la Casa Bianca. Stiamo contribuendo a creare nuovi posti di lavoro, a far crescere l’economia, a rafforzare la sicurezza energetica a lungo termine della nazione e a combattere il cambiamento climatico. È una situazione vincente per tutti”.
E nell’Uthah, nella cittadina di Delta, Energy Capital Group realizzerà uno dei più grandi impianti fotovoltaici del mondo: si tratta dell’impianto ECG Utah Solar 1, che avrà una potenza pari a 300 MW e dovrebbe creare circa 200 nuovi posti di lavoro.
L’installazione, che sorgerà vicino alla centrale a carbone da 1,8 GW Intermountain Power Plant (IPP), sarà in grado di produrre una quantità di energia tale da poter provvedere al fabbisogno energetico della California attraverso una linea di trasmissione ad alto voltaggio.
Il progetto costerà 600 milioni di dollari e occuperà una superficie di 1754 ettari di proprietà della Utah School e dell’Institutional Trust Lands Administration (Sitla).