Il trend degli investimenti in fonti rinnovabili in Italia sembra destinato a subire un grosso calo: i colossi del settore, ma anche le medie imprese, rivolgono sempre più il loro sguardo all’estero, attirati da condizioni normative favorevoli e soprattutto stabili.
Il trend degli investimenti in fonti rinnovabili in Italia sembra destinato a subire un grosso calo: i colossi del settore, ma anche le medie imprese, rivolgono sempre più il loro sguardo all’estero, attirati da condizioni normative favorevoli e soprattutto stabili.
Così, mentre il report di Terna al mese di Ottobre parla di energie rinnovabili che hanno coperto oltre il 34% del fabbisogno nazionale nei primi 10 mesi dell’anno, operatori del calibro di Enel Green Power e Erg hanno programmato i loro investimenti dei prossimi anni in mercati dove si prevede che la necessità di centrare il target per le rinnovabili porterà ad ottenere condizioni vantaggiose dal punto di vista normativo.
Certamente in Italia si è già fatto tanto: quest’anno in Italia sono stati prodotti circa 91 Twh in 10 mesi, corrispondenti al 39% della produzione netta nazionale. Se da un lato c’era da aspettarsi un rallentamento degli investimenti, l’incertezza normativa di questo periodo potrebbe portare a un brusco stop che rischierebbe di compromettere l’intera filiera, venendo a mancare i cospicui investimenti delle grosse e medio imprese.