Un’analisi condotta da Lux Research e intitolata “Cheap natural gas: fracturing dreams of a solar future solar”, mette in luce i tassi di crescita della piattaforma fotovoltaica rispetto alla tecnologia basata sul gas naturale.
Un’analisi condotta da Lux Research e intitolata “Cheap natural gas: fracturing dreams of a solar future solar”, mette in luce i tassi di crescita della piattaforma fotovoltaica rispetto alla tecnologia basata sul gas naturale.
Gli esperti hanno confrontato il costo livellato dell’energia, o LCOE, dei sistemi solari, a gas naturale e ibridi, adottando come riferimento i mercati di dieci regioni del mondo.
Dallo studio sembrerebbe che la buona competitività degli impianti a gas e l’abbondanza di questa materia prima, non impatteranno negativamente contro la possibile adozione di strutture e parchi fotovoltaici.
L’energia solare sarà in grid parity con le infrastrutture a gas naturale entro il 2030, soprattutto per quanto riguarda gli impianti su scala utility.
I calcoli sono stati realizzati valutando il prezzo del gas stimato per il prossimo periodo e comprendono valutazioni quali la riduzione del 39% per quanto riguarda il prezzo dei moduli fotovoltaici. Rispetto a questi valori si evince un LCOE superiore di appena 0,02 Dollari per kWh per la fonte fotovoltaica, rispetto alle turbine a gas.
Ed Cahill, di Lux Research, commenta: “A livello macroeconomico, un’età d’oro del gas può costituire un ponte verso un futuro rinnovabile: il gas sostituirà il carbone fino a che il solare non raggiungerà la grid parity”.
In aggiunta: “A livello micro-economico, invece il solare integrato con il gas naturale può ridurre i costi e garantire un rifornimento energetico stabile.”