Lo scorso 5 dicembre, la Commissione Europea ha annunciato la propria decisione di accettare l’impegno sui prezzi sottoscritto dai produttori cinesi con la Camera di commercio cinese, per l’importazione e l’esportazione di macchinari e prodotti elettronici (CCCME), in riferimento al procedimento antidumping e antisovvenzioni.
Lo scorso 5 dicembre, la Commissione Europea ha annunciato la propria decisione di accettare l’impegno sui prezzi sottoscritto dai produttori cinesi con la Camera di commercio cinese, per l’importazione e l’esportazione di macchinari e prodotti elettronici (CCCME), in riferimento al procedimento antidumping e antisovvenzioni.
Nello specifico, il Consiglio dell’UE applicherà, per un periodo di 2 anni, i dazi antidumping e le sovvenzioni sulle importazioni di celle e moduli fotovoltaici realizzati in silicio cristallino originari o provenienti dalla Cina.
Dal canto loro, i produttori cinesi che hanno contribuito alle indagini della Commissione Europea saranno tenuti a rispettare le misure antidumping e antisovvenzione, che prevedono l’applicazione di un dazio medio del 47,7%.
Tali misure non saranno applicate a quei produttori cinesi, come per esempio Trina Solar, che hanno sottoscritto l’accordo sui prezzi minimi e sul tetto massimo delle esportazioni.
Secondo quanto dichiarato dal presidente e CEO di Trina Solar, Jifan Gao, “Trina Solar si è impegnata a rispettare la decisione dell’UE sul prezzo minimo e sul volume delle esportazioni fin dalla loro entrata provvisoria in vigore a inizio agosto 2013 e continuerà a farlo, e ciò ci esenta dalle misure antidumping e antisovvenzione decise dall’Unione europea. Ci auguriamo anni di crescita stabile nel mercato europeo, che ha sempre rappresentato e continuerà ad essere uno dei mercati più importanti per Trina Solar”.