Settembre 16, 2021

Daniela Rimicci

Terna: Piano di Sviluppo 2021 della rete elettrica nazionale

Terna ha presentato il Piano di Sviluppo 2021 della rete elettrica nazionale: 18,1 miliardi di euro di investimenti, +25% rispetto al precedente piano decennale.

Terna ha presentato il nuovo Piano di Sviluppo 2021 della rete elettrica di trasmissione nazionale: 18,1 miliardi di euro di investimenti nei prossimi 10 anni, +25% rispetto al precedente piano decennale, per abilitare la transizione energetica, favorendo lo sviluppo e l’integrazione delle fonti rinnovabili, contribuendo significativamente al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi del Green Deal e dando un importante impulso alla ripresa economica del Paese.

Il Piano della società, presieduta da Valentina Bosetti e guidata da Stefano Donnarumma, è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa alla presenza del Presidente di ARERA, Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, Stefano Besseghini, e del Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.

Per far fronte alla profonda trasformazione in atto nel settore elettrico, Terna ha dunque deciso di imprimere una importante accelerazione degli investimenti previsti nel Piano di Sviluppo decennale, elaborato in base ai più aggiornati scenari predisposti da Terna su indicazione dell’Autorità: l’incremento della domanda e della produzione da rinnovabili, che secondo gli obiettivi definiti nell’attuale Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) dovrà arrivare a una quota del 55% nel 2030, richiederà infatti un coerente adeguamento della rete elettrica nazionale.

Una trasformazione mai sperimentata prima

In questo contesto, gli interventi previsti nel Piano di Sviluppo 2021 di Terna saranno fondamentali per integrare le fonti rinnovabili, portando alla progressiva chiusura delle centrali a carbone coerentemente con gli obiettivi prefissati e riducendo in modo significativo le emissioni in atmosfera, in linea con i target del PNIEC, fino ad arrivare a zero emissioni al 2050. Le sfide imposte dalla transizione ecologica implicano peraltro per il sistema elettrico l’avvio di una trasformazione con complessità tecniche e di esercizio mai sperimentate prima. Il perseguimento degli obiettivi della transizione energetica richiede uno sforzo in termini di pianificazione, semplificazioni autorizzative e realizzazione di infrastrutture che non trova precedenti nei decenni più recenti della storia italiana.

In particolare, i forti investimenti previsti da Terna nelle reti di trasmissione elettrica, a beneficio del sistema Paese, serviranno a incrementare la magliatura, a rinforzare le dorsali tra Sud (dove maggiore sarà la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili) e Nord (dove è più sostenuta la domanda di energia elettrica), a potenziare i collegamenti fra le isole e la terraferma e all’interno delle isole, a sviluppare le infrastrutture nelle aree più deboli, al fine di migliorarne la resilienza, l’efficienza, la sostenibilità e l’integrazione delle rinnovabili.

Significativi i benefici per cittadini e ambiente, in termini di riduzione delle emissioni climalteranti in atmosfera e di reti dismesse: secondo le stime di Terna, gli interventi programmati nell’arco di Piano permetteranno di ridurre le emissioni in atmosfera di CO2 per 5,6 mln di tonnellate annue (quasi il doppio rispetto al Piano precedente) e consentiranno di demolire 4.600 km di infrastrutture obsolete (circa 800 km in più rispetto al Piano precedente).

Il Piano di Sviluppo 2021

Integrazione delle rinnovabili, ampliamento rete, sinergie infrastrutturali e interconnessioni

Nel nuovo Piano di Sviluppo, che, in base alla normativa, a partire dal 2021 avrà cadenza biennale, Terna ha programmato oltre 30 nuovi progetti infrastrutturali, dando elevata priorità a tutti gli interventi ritenuti strategici per l’intero sistema elettrico nazionale. Queste le principali linee di azione: rafforzamento degli scambi tra zone di mercato per una maggiore integrazione delle fonti rinnovabili; risoluzione delle criticità e maggiore elettrificazione delle aree metropolitane; sinergie con gli altri sistemi (gas, ferrovie e telecomunicazioni) per integrare le reti e determinare un minore impatto sul territorio; potenziamento delle interconnessioni con l’estero per aumentare la capacità di scambio con i Paesi confinanti.

I principali interventi

Tra i progetti in completamento nei primi anni del Piano di Sviluppo 2021, figurano diverse opere di interesse nazionale:

– L’elettrodotto a 380 kV ‘Colunga-Calenzano’, che si snoda per 84 km tra le province di Bologna e Firenze, che vedrà un investimento di 170 mln di euro e assicurerà un notevole aumento della capacità di scambio fra Nord e Centro-Nord.

– La linea a 380 kV ‘Chiaramonte Gulfi-Ciminna’ sarà il primo collegamento ad altissima tensione nella parte occidentale della Sicilia e, con un investimento di circa 300 mln di euro, consentirà di migliorare significativamente la qualità della rete regionale, favorendo la produzione da fonti rinnovabili. L’elettrodotto a 380 kV ‘Paternò-Pantano-Priolo’ (investimento da 70 mln di euro) permetterà di incrementare la sicurezza e la flessibilità della rete e porterà alla dismissione di oltre 150 km di vecchie linee aeree.

– La linea a 380 kV ‘Bisaccia-Deliceto’ favorirà, con un investimento di circa 40 mln di euro, un miglior utilizzo dell’energia prodotta dagli impianti eolici tra Puglia e Campania.

– La penisola Sorrentina vede un importante progetto di riqualificazione e riassetto della rete elettrica a 150 kV e consentirà a Terna di eliminare quasi 60 km di elettrodotti aerei ormai obsoleti.

Entreranno inoltre in esercizio nell’arco del Piano:

– Il Tyrrhenian Link, il collegamento HVDC (alta tensione a 500 kV in corrente continua) sottomarino che collegherà la Sardegna alla Sicilia e quest’ultima alla Campania, grazie a un investimento di circa 3,7 miliardi di euro: l’opera consentirà di dismettere impianti termoelettrici meno efficienti e più inquinanti in Sicilia e contribuirà in maniera determinante al completo phase-out delle centrali a carbone presenti in Sardegna, oltre ad abilitare ulteriormente lo sviluppo atteso delle rinnovabili. La tratta ovest ‘Sardegna-Sicilia’ è prevista che venga completata nel 2027, quella est ‘Campania-Sicilia’ nel 2028.

– L’Adriatic Link, il collegamento HVDC sottomarino tra Abruzzo e Marche da 1000 MW di potenza lungo circa 280 km. Terna prevede il completamento delle attività e l’entrata in esercizio entro il 2028, con due anni di anticipo rispetto alla data pianificata in precedenza. L’opera, che comporterà un investimento pari a circa 1,1 miliardi di euro, è funzionale all’integrazione dell’energia prodotta dagli impianti eolici e fotovoltaici presenti in gran parte nel Sud Italia verso i centri di consumo del Nord, nonché al rafforzamento delle condizioni di sicurezza e affidabilità tra Sud e Nord Italia.

– Il nuovo collegamento a 380 kV ‘Bolano-Paradiso 2’, tra Sicilia e Calabria, che permetterà di aumentare fino a 2000 MW complessivi lo scambio di energia elettrica tra l’isola e il continente, a beneficio dello sviluppo delle fonti rinnovabili previsto nel Sud Italia. Per questa opera Terna ha previsto un investimento di circa 100 mln di euro.

– L’elettrodotto a 380 kV tra le aree di Montecorvino e Benevento, lungo oltre 70km, che contribuirà a eliminare le congestioni di rete in Campania e del Sud in generale, favorendo il pieno sfruttamento del Tyrrhenian Link.

– Il nuovo elettrodotto a 380 kV ‘Aliano-Montecorvino’, tra Basilicata e Campania, funzionale alla riduzione delle congestioni interzonali e all’integrazione delle fonti rinnovabili. L’opera prevede un investimento di circa 230 mln di euro.

Il piano di riassetto nelle principali aree metropolitane e i collegamenti con le isole

Un importante piano di riassetto delle infrastrutture riguarderà anche le principali aree metropolitane del Paese (tra cui Catania, Genova, Reggio Emilia e Roma) e lo sviluppo delle reti nelle isole attualmente non interconnesse con l’Italia peninsulare, per renderne più efficiente e affidabile il servizio elettrico locale. In particolare, nel Piano figurano anche due nuovi cavi sottomarini: uno collegherà l’Isola del Giglio con la Toscana, l’altro unirà l’Isola di Favignana con la Sicilia. A queste, si aggiunge l’elettrodotto sottomarino tra l’Isola d’Elba e la terraferma.

Interconnessioni con l’estero: Italia hub elettrico europeo e mediterraneo

Nel Piano di Sviluppo 2021 Terna ha programmato una nuova linea di collegamento tra l’Italia e la Svizzera da 1000 MW di potenza, la cui realizzazione è legata al progetto di razionalizzazione della rete in alta tensione di Valtellina e Valchiavenna (in provincia di Sondrio) che porterà alla demolizione di quasi 500 km di elettrodotti esistenti e all’interramento di linee aeree. Per questo importante intervento Terna ha pianificato un investimento di oltre 1,2 miliardi di euro.

Inoltre, Terna investirà circa 750 mln di euro per la realizzazione di un nuovo cavo sottomarino con la Grecia da 500 MW di potenza e 200 km di lunghezza. Il progetto raddoppierà l’attuale capacità di scambio tra i due Paesi e favorirà una maggiore integrazione delle fonti rinnovabili.

Confermato nel Piano di Sviluppo 2021 il progetto Sa.Co.I.3, il rifacimento del collegamento tra Sardegna-Corsica-Italia.

Queste interconnessioni, insieme agli elettrodotti tra Italia-Francia, Italia-Tunisia e Italia-Austria, consentiranno al nostro Paese, in virtù della sua posizione geografica strategica, di rafforzare il ruolo di hub elettrico dell’Europa e dell’area mediterranea, diventando protagonista a livello internazionale.

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