Jordi Francesch, Head of Global Asset Management, Clean Energy di Nuveen Infrastructure esamina la crescita dell’energia da fonti rinnovabili, in particolare del fotovoltaico e dell’eolico.
Poiché l’idea di una rapida accelerazione verso un futuro caratterizzato dall’energia pulita sta diventando realtà, è fondamentale esaminare l’evoluzione dei costi di queste fonti di energia rinnovabile e come l’industria può continuare a ridurre i costi, aumentare la produzione e accelerare la transizione.
Alla crescita e alla maturazione del settore delle rinnovabili è seguita una notevole diminuzione del costo dell’energia prodotta da queste tecnologie, e negli ultimi 10-15 anni questo è stato il principale motore della loro diffusione.
Tuttavia, i recenti sconvolgimenti economici hanno causato una temporanea inversione di tendenza e il costo di queste tecnologie è aumentato per la prima volta.
Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), nel 2024 il LCOE medio per il fotovoltaico (PV) e l’eolico su scala industriale dovrebbe rimanere più alto del 10-15% rispetto al 2020. Tuttavia, è opinione condivisa che l’aumento dei costi abbia raggiunto il suo picco e dati recenti dimostrano che il LCOE (che determina il prezzo minimo medio a cui l’elettricità generata deve essere venduta per compensare i costi totali di produzione nel corso della vita ipotizzata dell’impianto) potrebbe iniziare a scendere dopo il 2024.
Fonti rinnovabili – Energia solare: i costi sono diminuiti del 90% e il trend non si ferma
Il costo dell’energia solare fotovoltaica è diminuito di circa il 90% negli ultimi 10 anni e, grazie al continuo miglioramento delle tecnologie solari fotovoltaiche e alle economie di scala, nei prossimi anni sarà il riferimento per la produzione di elettricità a basso costo in molti altri mercati.
Nonostante nel 2020 il LCOE del solare fotovoltaico sia aumentato per la prima volta, è ancora molto più conveniente produrre elettricità da questa fonte di energia pulita che da nuove fonti di combustibili fossili o dal nucleare. Il calo dei costi delle tecnologie e di produzione indica che entro il 2030 il costo livellato dell’elettricità generata dall’energia solare potrebbe diminuire del 55% a livello globale.
La crescita del solare fotovoltaico è stata notevole: attualmente è il settore delle energie rinnovabili in più rapida espansione e la fonte di energia a più basso costo in molti mercati. Nel 2017, il solare fotovoltaico ha generato circa il 2% dell’elettricità mondiale, ma si prevede che nel prossimo decennio la sua quota di mercato aumenterà di almeno sette volte, generando il 15% dell’elettricità mondiale entro il 2030. Nel 2050, più della metà di tutta la capacità installata a livello globale sarà solare e rappresenterà il 30% della produzione globale di elettricità on-grid.
Energia eolica: oggi soprattutto onshore, ma il futuro è offshore
Nel 2020 l’energia eolica ha generato il 6% della produzione mondiale di elettricità, quasi esclusivamente con eolico onshore. Entro il 2050, l’eolico genererà quasi il 50% dell’elettricità on-grid in Europa, il 40% di quella in Nord America e America Latina e più di un terzo della produzione di elettricità nella Grande Cina. La quota dell’eolico offshore nella produzione totale di elettricità eolica globale aumenterà costantemente, superando l’eolico onshore e passando dall’8% nel 2020 al 34% nel 2050. Di questa cifra, si prevede che il 6% sarà costituito da impianti galleggianti offshore.
Dal 2009 il LCOE dell’eolico onshore è diminuito del 67%, mentre quello dell’eolico offshore del 66%. Si prevede che il LCOE per l’eolico offshore fisso e galleggiante si ridurrà rispettivamente del 39% e dell’84% nel periodo dal 2020 al 2050. La maggior parte della riduzione dei costi sarà dovuta ai fattori di capacità e ai costi delle turbine per l’eolico offshore fisso, mentre l’eolico offshore galleggiante vedrà diminuire maggiormente i fattori di capacità e i costi di investimento non legati alle turbine, grazie alla crescente dimestichezza nell’installazione e nel funzionamento delle turbine eoliche offshore. Anche per il settore relativamente maturo dell’eolico onshore si prevede una riduzione dei costi del 52% nello stesso periodo, ma la maggiore riduzione del LCOE medio dell’eolico onshore deriverà dall’aumento dei fattori di capacità e dalla riduzione dei costi delle turbine.
Il valore dell’eolico, e in particolare l’eolico offshore, per l’offerta energetica complessiva non si riflette nel suo LCOE. La produzione eolica è meno correlata alle ore del giorno. L’eolico offshore, in particolare, ha un fattore di capacità elevato quindi genera energia in modo molto più costante durante il giorno e la notte. Rispetto al solare fotovoltaico è un asset di generazione più baseload. Ciò riduce la necessità di stoccaggio e aiuta a compensare gli schemi di domanda e offerta.
L’eolico offshore rimane costoso in confronto, anche se i costi sono destinati a subire il calo più drastico in questo settore entro il 2050. Con oltre 1.000 miliardi di dollari di investimenti previsti nel prossimo decennio, il mercato dell’eolico offshore è destinato a crescere vertiginosamente.
Conclusioni
I recenti aumenti dei costi causati dall’inflazione e dalla crisi energetica globale rappresentano un picco a breve termine, non un problema a lungo termine del costo livellato dell’elettricità da fonti rinnovabili. Le prospettive a medio e lungo termine sono positive: il LCOE generato dal solare fotovoltaico e dall’eolico continuerà a diminuire dopo il 2024. Entro il 2030 il LCOE del solare fotovoltaico potrebbe diminuire del 55%, mentre il LCOE dell’eolico offshore fisso e galleggiante dovrebbe ridursi rispettivamente del 39% e dell’84% nel periodo dal 2020 al 2050. I combustibili fossili non sono più l’opzione economica preferita, poiché il solare fotovoltaico e i parchi eolici offshore stanno conquistando la loro fetta di mercato in tutto il mondo e le energie rinnovabili stanno attirando sempre più nuovi investimenti.