Sungrow ha invitato la stampa nella sua nuova sede a Milano in Via Fara 35 (progettata implementando i più recenti criteri di ergonomia e di benessere), per illustrare la crescita del marchio in Italia, sia come investimenti sia come personale. Sono state descritte anche la strategia a lungo termine per il nostro Paese e le prossime innovazioni nel campo del fotovoltaico e dell’accumulo. Hanno partecipato Massimo Bracchi, Country Manager Italy, Selene Papale, HR Business Partner, Emilio Manzoni, Head of PV & BESS Utility, Alessandro Soragna, Senior Distribution Manager, e Luigi Cristo, EV Sales Manager.
Il posizionamento e la strategia di Sungrow
Fondata nel 1997, l’azienda è cresciuta velocemente dapprima in Cina, poi a livello internazionale, specializzandosi in sistemi di accumulo a batteria (BESS) a partire dal 2006 e arrivando a contare oggi 17.000 persone, di cui il 40% dedicato alla ricerca e sviluppo. Solo nel 2024 Sungrow ha investito circa 450 milioni di dollari nello sviluppo di nuovi prodotti e ha ottenuto un fatturato consolidato di 10,9 miliardi di dollari, con una crescita media aggregata sul decennio 2014 – 2024 di circa il 38%. BloombergNEF nel 2024 ha indicato Sungrow come l’azienda più bancabile per quanto riguarda i sistemi di accumulo, inverter e soluzioni di conversione in generale.
L’attenzione del brand alla sostenibilità non si concentra solo sui suoi prodotti ma su tutta la sua organizzazione, tanto è vero che si è posta il traguardo di raggiungere la carbon neutrality entro il 2028 e oggi ha già raggiunto il 70% di questo obiettivo: larga parte dell’energia consumata per la produzione arriva da fonti rinnovabili.
Oggi Sungrow opera in cinque settori strategici: fotovoltaico, eolico, accumulo, ricarica per veicoli elettrici, idrogeno. In tutti il marchio offre non solo i prodotti veri e propri ma anche servizi a valore aggiunto che si protraggono nel tempo, particolarmente importanti per il fotovoltaico e per i BESS, che devono funzionare regolarmente per molti anni, così da garantire il corretto ritorno degli investimenti.
A proposito dei sistemi di accumulo di livello utility, Sungrow ha presentato il nuovo Power Titan 3.0, un BESS disponibile in diverse taglie, fino ad arrivare a 12,5 MW/50 MWh per blocco. Secondo l’azienda questa soluzione consente una riduzione del 45% dell’ingombro sul territorio e del 10% del cablaggio, prendendo come esempio un progetto da 1 GWh. Il sistema di conversione di potenza al carburo di silicio (SiC PCS) è completamente raffreddato a liquido e raggiunge un’efficienza massima del 99,3% anche in climi torridi. In più sono presenti due sistemi innovativi basati sull’intelligenza artificiale: Power Builder e Power Dottor.
Power Builder aiuta il gestore dell’impianto a effettuare transazioni di trading minimizzando i rischi finanziari. Power Doctor è un sistema predittivo basato su AI che permette di anticipare i fermi macchina, in base ai protocolli del produttore e allo stato reale delle apparecchiature, così da massimizzare il tempo in cui il sistema è online.
Massimo Bracchi
La strategia di Sungrow include una decisa focalizzazione sul territorio italiano, identificato come un mercato chiave a livello strategico. La sede in Italia è in crescita: oggi le persone assunte sono 29, con l’obiettivo di superare le 35 unità entro la fine dell’anno (a livello europeo, i dipendenti sono più di 750, di 63 nazionalità diverse). L’organizzazione italiana è divisa in tre grosse aree, ovvero i servizi necessari al marchio, il marketing e il business. Quest’ultima area è suddivisa a sua volta in tre unità: progetti PV e BESS, distribuzione tramite i partner, sistemi di ricarica EV.
I sistemi BESS per gli impianti utility scale
Il marchio chiede alla filiale italiana di consegnare ai clienti ogni anno almeno 1 GW di apparecchiature elettroniche per impianti di livello utility. L’anno scorso, la filiale è riuscita a raggiungere i 3 GW. Questo risultato è stato ottenuto non solo grazie alle persone ma anche all’ampio portafoglio di prodotti che il brand offre nel settore degli inverter – sia centralizzati sia di stringa – tale da soddisfare praticamente ogni esigenza del cliente finale.
Per quanto riguarda gli inverter centralizzati, Sungrow offre la nuova unità modulare 1+X 2.0 per impianti utility scale, capace di gestire potenze da 800 kW a 9,6 MW anche con temperature ambientali fino a 52°C, con funzioni di grid forming e di individuazione guasti basata su AI. Il prodotto è diviso in due parti, quella superiore con l’elettronica, quella inferiore con le barre di conduzione e le induttanze. Questa separazione è stata pensata per facilitare la sostituzione della sola sezione che si guasta relativamente più spesso, ovvero quella con l’elettronica.
Emilio Manzoni
Passando ai BESS, Sungrow è stata la prima azienda ad aver implementato due tecnologie importanti: il raffreddamento a liquido, una soluzione usata per Power Titan 2, e l’integrazione del sistema di conversione di potenza (PCS) a livello di singolo modulo di batterie. Quest’ultima soluzione consente al BESS di fornire energia non più in DC, che poi deve essere convertita in AC da un inverter esterno centralizzato, ma direttamente in AC. Quindi, in caso di guasto a un PCS, va offline solo un modulo, mentre tutti gli altri continuano a funzionare. Se si rompe l’inverter centralizzato, invece, si blocca l’intero BESS.
Le comunità energetiche: un’opportunità per l’accumulo
Il settore delle comunità energetiche (CER) e il relativo mercato, dopo una partenza in sordina, sta diventando sempre più interessante e vivace, grazie anche all’estensione delle CER ai Comuni con un massimo di 50.000 abitanti (in precedenza il limite era 5.000). In un anno, il numero delle iniziative relative alle comunità energetiche è aumentato da 130 a 266.
Alessandro Soragna
Sungrow è in prima linea su questo fronte, grazie alla sua offerta per il residenziale di inverter e di sistemi di accumulo, con i primi che vanno da 450 W fino a 25 kW nelle varianti trifase. I modelli meno potenti sono curati dal punto di vista estetico e sono perfettamente adatti agli impianti fotovoltaici da balcone, facili da installare e relativamente economici.
Crescendo ancora in potenza, il marchio ha da poco immesso sul mercato un nuovo inverter ibrido da 125 kW, che, a detta dell’azienda, è attualmente la macchina di questo tipo più potente al mondo. Il dispositivo è trifase ed è dotato di funzioni per equilibrare l’energia immessa in rete, al fine di avere le tre fasi sempre ben bilanciate. Questa tecnologia è presente anche in inverter che possono essere collegati in parallelo per raggiungere potenze di 3 MW, con in più funzionalità di backup.
Sungrow per la mobilità elettrica
L’azienda ha oggi in tutto il mondo più di 10.000 punti di ricarica in DC ad alta potenza, da 30 kW in su. Questi sistemi hanno un’efficienza molto elevata grazie alle tecnologie mutuate direttamente dal fotovoltaico. L’offerta del marchio include anche wallbox (circa 1.000 unità installate), in genere forniti come accessorio degli inverter fotovoltaici residenziali.
La proposta di Sungrow per la ricarica DC ad alta potenza comprende modelli da 30, 180, 480 kW, fino ad arrivare a una soluzione con una cabina in cui è concentrata tutta l’elettronica di potenza, che alimenta più colonnine per i singoli punti di ricarica.
Luigi Cristo
Per differenziarsi dalla concorrenza, il brand offre wallbox già configurate per integrarsi perfettamente con i suoi inverter residenziali. Così il montaggio diviene molto semplice e facile, non è necessario alcun setup, una caratteristica molto apprezzata dagli installatori. Nel settore della ricarica ad alta potenza, Sungrow ha sviluppato un sistema di raffreddamento IP65 ad aria che non richiede alcuna manutenzione periodica, grazie a filtri autopulenti. La sezione di potenza ha le schede elettroniche in camere sigillate ed è resistente ad acqua, polvere, sabbia e insetti.
L’azienda offre anche soluzioni che includono un sistema di accumulo BESS, per installare un impianto di ricarica DC anche dove non c’è una linea di alimentazione con una potenza adeguata. La tendenza, infatti, è creare veri e propri hub per la ricarica, dotati di più colonnine DC, come è il caso di centri commerciali e autostrade.