Francesco Emmolo, General Manager di LONGi Solar Technology Italia, riflette sul nuovo Decreto FER X Transitorio, il Regolamento NZIA e la sfida della transizione energetica.
Come leader globale nel settore del fotovoltaico, LONGi Solar Technology è impegnata nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie solari altamente efficienti. In un momento cruciale per la transizione energetica europea, il dibattito su incentivi e politiche industriali è più che mai acceso. Attraverso questo articolo, intendiamo offrire la nostra prospettiva sul recente Decreto FER X transitorio e il Regolamento NZIA, sottolineando un punto fondamentale: una transizione energetica efficace si costruisce promuovendo le tecnologie più avanzate e una cooperazione internazionale che garantisca la qualità e l’efficienza necessarie a raggiungere gli obiettivi climatici.
Il nuovo decreto italiano rappresenta un passo significativo per il settore, introducendo un meccanismo che non si basa più unicamente sul prezzo, ma su criteri non-price. Questo approccio valorizza la qualità, la sostenibilità e la tecnologia, allineando l’Italia con le direttive europee. Il fatto che il governo italiano abbia scelto di attribuire un punteggio all’efficienza dei moduli, all’impronta di carbonio e all’origine della produzione è fondamentale. Per noi di LONGi, questi non sono solo nuovi criteri, ma sono da sempre i pilastri della nostra filosofia aziendale.
Made in Europe
La misura che privilegia il ‘Made in Europe‘ ha sollevato molte discussioni, ma per noi non è un ostacolo. Abbiamo un piano industriale solido e una presenza produttiva strategicamente diversificata. Con fabbriche consolidate in Vietnam e Malesia, e un nuovo impianto in costruzione in Indonesia, siamo in grado di servire i mercati internazionali in modo flessibile. Queste sedi produttive ci permettono di mantenere standard elevati e di fornire moduli di ultima generazione che competono su tutti gli altri criteri di merito premiati dal decreto, come l’efficienza e l’impronta di carbonio. Non escludiamo certo investimenti in Europa, ma servirebbe un piano chiaro che ci dia una prospettiva di lungo periodo. Purtroppo, iniziative di singoli stati non spostano molto e non ci permettono la programmazione necessaria per investire.
Riteniamo che ci sia un rischio concreto che questa misura possa tradursi in un aumento dei costi complessivi, sia in termini di incentivi statali che di spesa per gli operatori. L’obiettivo di supportare la filiera europea è condivisibile, ma l’approccio scelto potrebbe non portare i benefici sperati, rischiando al contempo di rallentare l’adozione di energia pulita. A nostro avviso, anziché creare barriere, sarebbe più efficace promuovere una cooperazione internazionale tra i maggiori player del settore. Un’alleanza tra aziende europee e globali come LONGi potrebbe portare a una crescita condivisa, a un trasferimento di know-how e a un’accelerazione della transizione energetica, senza costi aggiuntivi e con un impatto maggiore e più duraturo per il bene comune.
Guardando all’evoluzione del mercato italiano, ci aspettiamo che diventi più sofisticato e che gli operatori diano maggiore peso non solo al prezzo, ma anche a fattori come l’affidabilità del produttore e l’impatto ambientale del prodotto. Ciò spingerà il settore verso standard più elevati, con un beneficio per tutti.
Il messaggio principale che vorremmo trasmettere agli operatori del settore e ai policy maker italiani è chiaro: l’innovazione e la cooperazione sono la chiave per una transizione energetica di successo. Le sfide climatiche richiedono soluzioni globali che non possono essere affrontate con logiche protezionistiche. I policy maker dovrebbero promuovere un dialogo aperto con tutti gli attori del mercato, per creare un ambiente che supporti l’industria locale in modo complementare a quella internazionale. Agli operatori del settore, invece, consigliamo di guardare oltre il prezzo e di investire in partner che offrano stabilità, innovazione e un impegno tangibile per la sostenibilità. La partnership giusta è quella che garantisce la massima efficienza e affidabilità nel lungo periodo.