Secondo una recente indagine Eurostat, lo scorso giugno il solare è diventato la prima fonte di energia elettrica in Europa, un traguardo importante per il continente, sul quale l’Italia procede ancora a rilento. Nonostante la crescita costante del fotovoltaico negli ultimi anni, infatti, l’obiettivo del 60% di energia rinnovabile del mix energetico nazionale per il nostro Paese resta ancora lontano. Eppure il potenziale è enorme. L’interesse degli italiani per l’autoconsumo continua a crescere e il nostro paese offre oggi gli incentivi più vantaggiosi in Europa per chi sceglie di installare un impianto fotovoltaico.
In questo contesto, Otovo, piattaforma europea leader nella vendita e installazione di impianti fotovoltaici residenziali, ha stilato cinque consigli per orientarsi tra le diverse agevolazioni e beneficiare degli incentivi alle condizioni vigenti ancora per pochissimi mesi. I rumors attuali lasciano incertezza su eventuali proroghe e sulle modalità, quindi diventa fondamentale procedere il prima possibile.
1. Muoversi subito per non perdere gli incentivi in vigore
Le detrazioni del 50% previste dall’Ecobonus richiedono che il valore dell’impianto fotovoltaico risulti saldato entro la fine dell’anno, rendendo questo l’ultimo periodo utile per chi desidera beneficiarne, poiché il bonus scenderà al 36% dal 2026. Analogamente, chi intende accedere al contributo del 40% riservato alle comunità energetiche deve presentare la domanda entro il prossimo 30 novembre.
2. Prediligere un impianto fotovoltaico con accumulo
Poiché gli incentivi coprono anche l’acquisto delle batterie, è consigliabile scegliere impianti già dotati di sistemi di accumulo, che permettono di ottimizzare l’autoconsumo, riducendo al minimo la dipendenza dalla rete e migliorando ulteriormente l’efficienza complessiva.
3. Sfruttare il Conto Termico per le pompe di calore
Il Conto Termico consente di ottenere un rimborso diretto fino al 65% della spesa per l’installazione di pompe di calore, favorendo le integrazioni con gli impianti fotovoltaici. Sebbene il nuovo Conto Termico 3.0 sia già stato approvato, la possibilità di inviare le domande per accedervi sarà possibile solo dopo la pubblicazione delle Regole Applicative da parte del GSE, attesa tra gennaio e febbraio 2026. Per poter utilizzare il nuovo impianto fotovoltaico già durante quest’inverno occorre, quindi, aderire alla versione attualmente in vigore.
4. Scegliere un impianto fotovoltaico predisposto per future integrazioni
Si stima che i consumi elettrici delle famiglie italiane cresceranno significativamente nei prossimi 20 anni. Realizzare oggi un impianto fotovoltaico predisposto per l’aggiunta di nuovi moduli o componenti, come ad esempio una batteria supplementare o una colonnina di ricarica per veicoli elettrici, permette di ottimizzare i benefici nel tempo e adattarsi ai futuri bisogni energetici. Le soluzioni modulari e scalabili consentono di ampliare l’impianto fotovoltaico in base all’evoluzione dei consumi, massimizzando la convenienza economica nel lungo periodo.
5. Creare o entrare in una Comunità Energetica per beneficiare del bonus del 40%
Le comunità energetiche rinnovabili riuniscono cittadini, imprese ed enti pubblici geograficamente vicini, inclusi condomini, che fanno riferimento alla stessa cabina primaria della rete elettrica, e che si associano per produrre, condividere e consumare energia rinnovabile. Le comunità energetiche rinnovabili consentono di ottenere un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi di realizzazione degli impianti, ma le domande devono essere presentate entro la fine del mese di novembre.
Giorgio Arcangeli, Managing Director di Otovo Italia e Polonia
Oggi chi sceglie il fotovoltaico può usufruire di un quadro di incentivi particolarmente favorevole, ma non è detto che restino disponibili ancora a lungo, anzi per il bonus casa a oggi è confermata la scadenza del 31 dicembre. Inoltre, per il prossimo anno si stima un possibile aumento dei costi dei pannelli solari legato alla crescita del prezzo del polisilicio, materia prima nella produzione della maggior parte dei pannelli. Agire ora significa garantirsi risparmio e indipendenza energetica. Allo stesso tempo, permette di contribuire in modo concreto alla decarbonizzazione del Paese, con un investimento complessivo inferiore rispetto a quello che sarà probabilmente necessario in futuro.