I laboratori del Massachusetts Institute of Technology hanno messo a punto un prototipo di cella solare capace di ricevere l’energia emessa nello spettro dell’infrarosso. Questo progetto, ancora in fase di sviluppo permetterebbe di intercettare circa il 40% dell’energia solare di natura infrarossa, ora fuori portata per le attuali celle fotovoltaiche in silicio.
I laboratori del Massachusetts Institute of Technology hanno messo a punto un prototipo di cella solare capace di ricevere l’energia emessa nello spettro dell’infrarosso. Questo progetto, ancora in fase di sviluppo permetterebbe di intercettare circa il 40% dell’energia solare di natura infrarossa, ora fuori portata per le attuali celle fotovoltaiche in silicio.
Il modello di partenza per questo tipo di celle è il carbonio nanoscopico, che sfrutta specifici elementi (fullereni), nanotubi e molecole “buckyball”. A livello costruttivo, il materiale si presenta completamente trasparente, dettaglio che ne consentirebbe una facile integrazione come strato addizionale delle attuali soluzioni fotovoltaiche. Le potenzialità di questo tipo di tecnologie sono enormi, anche se attualmente, il campione di laboratorio ha mostrato un’efficienza di conversione energetica di appena lo 0,1%.