I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Perugia hanno sequestrato un impianto fotovoltaico di 50mila mq della potenza complessiva di 2 MW, realizzato a Castel San Giovanni, frazione del Comune di Castel Ritaldi.
I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Perugia hanno sequestrato un impianto fotovoltaico di 50mila mq della potenza complessiva di 2 MW, realizzato a Castel San Giovanni, frazione del Comune di Castel Ritaldi.
L’installazione era suddivisa in due sottoimpianti intestati a due società differenti che facevano però capo a un unico proprietario e rappresentante legale.
Il Gip di Spoleto ha disposto il sequestro preventivo dell’impianto su richiesta della Procura della Repubblica in seguito ad alcune indagini svolte dagli uomini del N.O.E. CC. di Perugia, guidati dal capitano Giuseppe Schienalunga.
Le persone iscritte nella lista degli indagati sono 8, tra cui vi sarebbero imprenditori, tecnici e dipendenti pubblici, accusati di abuso d’ufficio e di violazioni alle Leggi Urbanistiche in relazione al Decreto sulle fonti rinnovabili e al Testo Unico Ambientale per carenza di V.I.A. (valutazione d’impatto ambientale).
Nello specifico, sembra non sia stata richiesta una V.I.A., obbligatoria per un impianto da 2 MW, bensì sia stata raggirata realizzando due impianti distinti da 1 MW ciascuno, separati da una stradina asfaltata e senza uscita.
Senza la V.I.A., la realizzazione del progetto è stata naturalmente più rapida, soprattutto dal punto di vista burocratico: sembra infatti che sia stato sufficiente solo il Permesso di costruire (Pdc) che i tecnici del Comune di Castel Ritaldi hanno rilasciato ai richiedenti.