Secondo il Solar Market Intelligence Report, rilasciato il 31 dicembre scorso dagli analisti di Mercom Capital Group, nel 2013 i produttori cinesi subiranno un pesante riassestamento del mercato fotovoltaico.
Secondo il Solar Market Intelligence Report, rilasciato il 31 dicembre scorso dagli analisti di Mercom Capital Group, nel 2013 i produttori cinesi subiranno un pesante riassestamento del mercato fotovoltaico.
Per gli esperti, le sorti del Paese asiatico, in tema di fotovoltaico, dipenderanno in gran parte dall’Europa e dalla vera e propria guerra del fotovoltaico tra l’UE e la Cina stessa, che potrebbe risolversi così come potrebbe protrarsi per tutto il 2013.
Qualora il conflitto si dovesse risolvere, il fallimento delle società meno solide sarà decisamente più lento e i prezzi di celle e moduli resteranno molto bassi, quasi ai livelli dei costi di fabbrica. Se invece la guerra dovesse continuare, diversi player di piccolo e medio livello usciranno dal mercato.
Quello che è certo è che anche per il 2013 si assisterà a un eccesso di produzione e anche i grandi nomi del fotovoltaico e del polysilicon – il silicio utilizzato nel fotovoltaico – avranno ripercussioni sui guadagni.
Un ruolo cardine sarà rivestito dai finanziamenti agevolati, che anche per il 2012 non sono mancati, basti pensare al maxi finanziamento da un miliardo di Dollari effettuato dalla China Development Bank a Jinko Solar, nonché ai 475 milioni di Dollari prestati dalla Banca di Pechino a Hanwha SolarOne e ai 500 milioni di Yuan (circa 79 milioni di Dollari) in sussidi ricevuti da Hareon Solar Technology da parte delle istituzioni locali.
Dal canto suo, il ministro della Scienza e della Tecnologia ha annunciato la seconda parte del progetto “Golden Sun“, dedicato al fotovoltaico integrato in edilizia sul suolo cinese: si prevede che entro la prima metà dell’anno saranno installati 2,83 GW di potenza fotovoltaica contro gli 1,71 GW della seconda metà del 2012.