Marzo 7, 2013

Cinzia Jannelli

Afase: i rischi del protezionismo

È chiara e netta la posizione di Afase, l’Alleanza per l’energia solare sostenibile (Alliance for Affordable Solar Energy), riguardo la decisione della Comunità Europea di segnalare, con una registrazione, le importazioni di prodotti cinesi nell’ambito del fotovoltaico. 

È chiara e netta la posizione di Afase, l’Alleanza per l’energia solare sostenibile (Alliance for Affordable Solar Energy), riguardo la decisione della Comunità Europea di segnalare, con una registrazione, le importazioni di prodotti cinesi nell’ambito del fotovoltaico. 

Secondo Afase, che rappresenta più di 190 aziende del settore fotovoltaico in Europa, questa norma retroattiva limiterebbe la circolazione e il libero mercato a fronte di una protezione del mercato esclusivamente europeo. 

La registrazione delle importazioni di prodotti solari cinesi è del tutto ingiustificata. È un passo amministrativo che renderà possibile per l’Unione europea imporre dazi retroattivamente su dei prodotti che sono essenziali per l’energia solare. Nonostante la sola registrazione non significa che l’Unione europea alla fine imporrà i dazi, essa crea tuttavia un’incertezza che sta già avendo un significativo effetto negativo sul mercato. Questo intervento sul mercato attraverso la registrazione è ingiustificato, dato che l’imposizione di dazi retroattivamente violerebbe il diritto comunitario, in cui si afferma espressamente che i dazi possono essere applicati retroattivamente soltanto qualora le importazioni siano in netta crescita, cosa chiaramente non vera. SolarWorld e coloro che desiderano chiudere il mercato UE possono trarre beneficio dall’incertezza del mercato, ma la stragrande maggioranza dell’industria europea del fotovoltaico, lungo l’intera catena del valore, si oppone a questa misura illogica”.

L’Alleanza per l’energia solare sostenibile intende mettere in luce i rischi di tale protezionismo e sceglie di promuovere i benefici del libero mercato. Oltre alla tutela del mercato si intendono salvaguardare i 27mila occupati in questo settore, a livello europeo, e promuovere i benefici derivanti dall’energia solare. Nell’ottica di poter dare un proficuo contributo ai decisori politici, all’industria e ai cittadini, Afase ha, inoltre, intrapreso il processo per essere riconosciuta come associazione registrata (eingetragener Verein), secondo il diritto tedesco.

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