Settembre 26, 2013

Cristiano Sala

Energy Trend, fotovoltaico in crescita nei Paesi asiatici

Energy Trend rilascia i dati relativi al mercato del fotovoltaico mondiale e svela un report che sintetizza una crescita di vendite nel comparto asiatico. A fare la parte del leone, Paesi ad elevata crescita, come Cina e Giappone, mentre l’Europa perde lo scettro di leader del fotovoltaico.

Energy Trend rilascia i dati relativi al mercato del fotovoltaico mondiale e svela un report che sintetizza una crescita di vendite nel comparto asiatico. A fare la parte del leone, Paesi ad elevata crescita, come Cina e Giappone, mentre l’Europa perde lo scettro di leader del fotovoltaico.

Tutti i principali produttori stanno registrando un calo di vendite nel vecchio continente, a fronte di notevoli quantità richieste dai colossi asiatici. Ad esempio, Trina Solar, che nel 2012 ha venduto il 48% della propria produzione in Europa, ha ridotto i volumi al 27% nel primo semestre 2013, dirottando la restante quota verso Cina e Giappone. Lo stesso vale per Jinko Solar, che prevede di vendere il 50% della propria produzione nella sola Cina. In netta crescita il mercato USA e giapponese.
Secondo Energy Trend, se da un lato è stata registrata una crescita di questi Paesi, è altrettanto palese la riduzione della domanda in Europa, limitata dai dazi, dalle politiche altalenanti legate agli incentivi e all’incertezza politica di alcune nazioni.
In generale, gli esperti affermano: “A causa della guerra commerciale tra UE e Cina, e della crescita dei mercati asiatici, i produttori di fotovoltaico hanno iniziato a modificare i propri piani strategici”.

Tag

Related Posts

A Pomezia il riciclo della plastica con l’energia solare

A Pomezia il riciclo della plastica con l’energia solare

In un anno le CER sono raddoppiate, ma non basta

In un anno le CER sono raddoppiate, ma non basta

Aumenta il credito di imposta per il fotovoltaico

Aumenta il credito di imposta per il fotovoltaico

I dirigenti aziendali ostacolano la transizione energetica?

I dirigenti aziendali ostacolano la transizione energetica?